Chiusura Borse oggi, 21 marzo 2023: rialzi diffusi in Europa, domani esito meeting Fed
Le borse europee chiudono un’altra seduta all’insegna degli acquisti, sostenute anche dall’intonazione positiva di Wall Street. Le contromisure delle autorità per stabilizzare il settore finanziario e restituire serenità ai mercati stanno dando i loro frutti.
Dopo il salvataggio di Credit Suisse, negli Usa si valuta la possibilità di assicurare temporaneamente i depositi al di sopra dell’attuale tetto massimo imposto dalla Fdic mentre il Segretario al Tesoro, Janet Yellen, ha dichiarato che il governo è pronto a fornire ulteriori garanzie se la crisi bancaria dovesse peggiorare. Ora l’attenzione si sposta sulla riunione della Federal Reserve, che prende il via oggi per concludersi domani con un probabile aumento dei tassi di 25 punti base. Powell potrebbe confermare la necessità di ulteriori strette in futuro, anche se il mercato scommette sulla possibilità di tre tagli entro il 2024.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 21 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un rialzo del 2,53% a 26.554,33 punti.
Acquisti anche sull’indice Euro Stoxx 50 che chiude con un profitto dell’1,5% trovandosi cosi vicino a quota 4.180,55 punti.
Bene anche il Dax di Francoforte che archivia la seduta in progresso dell’1,8% a 15.198,15 punti; così come Ibex 35 spagnolo (+2,5%) e Cac 40 francese (+1,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, positivi Saipem (+7,6%), ma anche i bancari UniCredit (+7%) e Fineco (+5,4%).
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Erg (-0,7%) e Terna (-0,7%) e Amplifon (-0,5%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 181 punti base, con il decennale italiano in ascesa al 4,1%.
Negli Usa il biennale sale al 4,14% e il decennale al 3,57%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, euro/dollaro in aumento a 1,077 e dollaro/yen sopra quota 132.
Tra le materie prime recupera terreno il petrolio, con il Brent a 74,5 dollari mentre l’oro si ridimensiona a 1.941 dollari l’oncia.
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I dai macro di oggi
Dall’agenda macroeconomica odierna sono giunti l’indice Zew tedesco, che ha evidenziato un calo oltre le attese del sentiment degli investitori tedeschi, e i dati sulle vendite di abitazioni esistenti negli Usa, che segnano un balzo del 14,5% a febbraio, il primo aumento in un anno.
