Chiusura Borse oggi, 20 dicembre 2023: Europa incerta in scia a Wall Street
Chiusura a segni misti e con pochi volumi di contrattazione per le borse europee, con tutti i principali listini che mantengono però un’intonazione positiva. Nella seconda parte della seduta, i listini europei sono stati penalizzati dalla partenza incerta di Wall Street, con l’indice S&P 500 che al momento si trova sulla parità.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 20 dicembre 2023
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta con un calo frazionale dello 0,03%, mentre il paniere principale di Piazza Affari, l’indice Ftse Mib, archivia gli scambi anch’esso poco sotto la parità a 30.361,21 punti.
Sotto la parità anche il Dax tedesco (-0,07%), e l’Ibex35 spagnolo (-0,09%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia (+%), dopo la notizia che il fondo per le infrastrutture F2i sarebbe pronto a costituire un veicolo insieme a KKR per investire circa 1 miliardo di euro nella rete fissa di Tim.
In luce anche Inwit, Iveco Group ed Eni.
Al contrario, vendite su A2a, e i bancari Banco BPM e Bper Banca.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp/Bund rimane stabile a 162 punti base, sui minimi da agosto, con il rendimento del decennale italiano anch’esso stabile al 3,6%. Il Treasury decennale americano al 3,91%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro rimane a 1,097 e il dollaro/yen è stabile a 143,7, con la sterlina che cala a 1,267 dollari in scia all’inflazione.
Tra le materie prime, le quotazioni del Petrolio Brent continuano ad essere impattate dai problemi nel Mar Rosso, e questo malgrado l’aumento delle scorte settimanali di petrolio statunitensi.
Gli eventi macroeconomici di oggi
Dopo quelli dei giorni scorsi, questa mattina sono stati pubblicati i dati sull’inflazione del Regno Unito, in forte rallentamento a novembre (3,9% il Cpi headline, 5,1% l’indice core).
Dall’agenda macro statunitense abbiamo osservato un miglioramento della fiducia dei consumatori a dicembre e un recupero nelle vendite di case di proprietà, mentre il colosso delle spedizioni FedEx crolla di oltre il 11% in borsa dopo aver registrato profitti sotto le attese.
Ora il mercato è in attesa dei dati di domani sul Pil statunitense e quelli di venerdì sul core Pce, la misura dell’inflazione prediletta dai banchieri della Fed.
