Chiusura Borse oggi, 18 gennaio 2024: Europa in verde in scia a Wall Street e dopo le minute Bce. Tonico mercato lavoro Usa
Chiusura in territorio positivo per le borse europee che rialzano la testa dopo la chiusura in rosso di ieri e dopo la debolezza mostrata nelle prime ore della mattinata.
In questo contesto, tutti i principali listini del Vecchio Continente archiviano la penultima seduta della settimana con rialzi di circa un punto percentuale, trainati in particolar modo dal comparto tecnologico in scia all’ottima performance di Apple (+3%) a Wall Street.
In tal senso, i listini europei hanno beneficiato anche dell’avvio positivo a Wall Street, con l’indice Nasdaq 100 che si trova in rialzo di oltre l’1%, mentre lo S&P 500 mostra al momento un più timido +0,3%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 18 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 archivia gli scambi in rialzo dell’1,15%, mentre il paniere principale di Piazza Affari, l’indice Ftse Mib, chiude la seduta in rialzo dello 0,84% a 30.350 punti.
Acquisti anche sul Dax tedesco (+0,8%), ma anche sull’Ibex35 spagnolo (+0,10%) e il Cac40 francese (+1,15%)
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su STMicroelectronics, Bper Banca e Unicredit.
Al contrario, vendite su Amplifon, Campari e Iveco Group.
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Andamento Spread Btp / Bund
In rialzo i rendimenti obbligazionari, sia in Europa sia negli Usa. Lo spread Btp-Bund con il rendimento del decennale italiano in rialzo al 3,9% e quello del Bund al 2,3%, mentre i Treasury decennali salgono al 4,13%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro in calo a 1,086, mentre il dollaro/yen risale a 148.
Tra le materie prime, il Petrolio Brent frenato dal dollaro forte e dall’avversione al rischio che compensano le preoccupazioni per l’escalation delle tensioni in Medio Oriente, compresi i continui attacchi alle navi nel Mar Rosso da parte dei ribelli Houthi.
Volatilità anche sul prezzo dell’oro.
Diffusi i verbali della Bce
Oggi sono stati diffusi i verbali relativi all’ultima riunione Bce dello scorso 14 dicembre, l’ultimo meeting del 2023. Dalle minute è emerso che “il calo dell’inflazione è stato incoraggiante e ampio“, ma al tempo stesso è ancora “troppo presto per credere che la battaglia contro l’inflazione sia stata vinta” e quindi “non è il momento di abbassare la guardia”.
Ricordiamo che questi verbali sono stati diffusi all’indomani delle dichiarazioni rilasciate a Davos dalla Presidente Bce Lagarde che ha lanciato un avvertimento ai mercati, invitandoli a non correre troppo con le loro scommesse su tagli imminenti dei tassi da parte della Bce.
L’effetto del suo intervento è stato il dietrofront di tutti i principali listini azionari, con il rendimento del Btp che è tornato a salire.
Ancora tonico il mercato lavoro Usa
Negli Usa continua a mantenersi tonico il mercato del lavoro, con le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione che si sono attestati a 187mila unità, il dato più basso degli ultimi 16 mesi.
Tale dato è in calo rispetto a quanto registrato nella settimana precedente (202.000 unità precedenti) e al di sotto anche delle stime degli economisti ferme a 207.000 unità.