Chiusura Borse oggi, 17 marzo 2023: Europa chiude male la settimana, si guarda al meeting Fed di mercoledì
Chiusura di seduta e di ottava negativa per le borse europee, complice anche la debolezza di Wall Street, in una giornata volatile a causa della contemporanea scadenza di opzioni e future su indici e opzioni. First Republic Bank arretra del 26%, nonostante l’iniezione di liquidità per complessivi 30 miliardi di dollari ad opera di 11 banche, tra cui Bank of America, Wells Fargo, Citigroup, JPMorgan Chase, Goldman Sach e Morgan Stanley. Le turbolenze del settore finanziario innescate dal fallimento di SVB ha depresso il sentiment degli investitori, preoccupati per una possibile recessione economica. Nell’ultima settimana le banche americane hanno chiesto in prestito quasi 165 miliardi di dollari, un segnale indicativo delle difficoltà di finanziamento.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 17 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un ribasso dell’1,64% a 25.494,54 punti.
Vendite sull’indice Euro Stoxx 50 che chiude con una perdita dell’1,2% trovandosi cosi vicino a quota 4.060 punti.
Male anche il Dax di Francoforte che archivia la seduta in calo dell’1,2% a 14.768 punti; così come Ibex 35 spagnolo (-1,9%) e Cac 40 francese (-1,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, positivi Saipem (+1,7%), STM (+0,4%) e A2A (+0,1%).
Al contrario, le vendite colpiscono solo Iveco (-4,3%), Telecom Italia (-4%) e Fineco (-3,6%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, rendimenti obbligazionari in calo, con il biennale in ribasso di 22 bp al 3,94% e il decennale (-15 bp) al 3,42%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, Dollaro in calo rispetto alle altre principali valute, con il cambio euro/dollaro in rialzo a 1,066 e il dollaro/yen in discesa a 132,1.
Tra le materie prime torna a perdere terreno il petrolio, con il Brent a 73,2 dollari.
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Occhi puntati al meeting Fed
I riflettori si spostano ora sulla riunione della Federal Reserve in programma la prossima settimana (mercoledì). Powell e colleghi dovrebbero optare per un rialzo dei tassi di 25 punti base, ma gli avvenimenti degli ultimi giorni lasciano molte incertezze. Da seguire anche l’evoluzione delle prospettive dei funzionari, alla luce delle aspettative di mercato che al momento prezzano un taglio dei tassi fino a 100 punti base rispetto al picco entro la fine dell’anno.
Nei prossimi giorni verranno pubblicati anche gli indici Pmi preliminari di marzo in Europa e negli Usa, utili per definire più dettagliatamente il quadro macroeconomico del primo trimestre.