Chiusura Borse oggi, 17 maggio 2023: Europa sulla parità dopo il dato sull’inflazione
Seduta di stallo in Europa, con tutti i principali indici europei che archiviano la seduta sostanzialmente sulla parità, in una giornata povera di appuntamenti rilevanti.
Al contrario, sopra la parità Wall Street con l’indice S&P 500 al momento in rialzo dello 0,43%, mentre il Nasdaq si trova in rialzo dello 0,45%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 17 aprile 2023
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 chiude la seduta in rialzo dello 0,15%; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia le contrattazioni con un calo frazionale dello 0,01% a quota 27.196 punti.
Sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,33%), ma anche l’Ibex35 spagnolo in positivo dello 0,21%; mentre il Cac40 francese (-0,09%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Iveco (+2,1%), Leonardo (+1,6%) e Telecom Italia (+1,4%). Per quanto riguarda il colosso delle telecomunicazioni, recupera parzialmente terreno dopo le recenti vendite segue le dichiarazioni dell’Ad di Cdp Scannapieco, che ha confermato l’interesse per NetCo e non ha escluso un’offerta congiunta con KKR.
Al contrario, perdono terreno soprattutto Diasorin (-3,8%), Amplifon (-2,3%) e Campari (-2%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae lievemente in area 184 bp e il rendimento del decennale italiano scende al 4,18%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, euro/dollaro ancora in flessione a 1,083 mentre fra le materie prime il petrolio (Brent) risale a 76 dollari al barile
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Focus sul debito statunitense
Negli Stati Uniti, l’attenzione rimane focalizzata sulle discussioni per l’innalzamento del tetto al debito. Il presidente Biden partirà oggi per il G7 in Giappone ma abbrevierà il viaggio per riprendere al più presto i colloqui e cercare un accordo entro la fine della settimana, nonostante l’attuale distanza fra le parti.
Inflazione Eurozona al 7%
Dall’agenda macro è giunto il dato finale sull’inflazione dell’eurozona di aprile, confermata al 7% (indice core al 5,6%).
In Italia, a marzo si registra una flessione congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le importazioni (-6,5%) che per le esportazioni (-2,3%), mentre i prezzi all’importazione diminuiscono dell’1,4% su base mensile e del 2,6% su base annua (da +1,3% di febbraio).