Chiusura Borse oggi, 16 marzo 2023: Europa rimbalza nel giorno della Bce con rialzo di 50 bp ma nulla su mosse future
Chiusura positiva per le borse europee dopo le delibere della Bce e gli ultimi sviluppi sul caso Credit Suisse. Ben intonata anche Wall Street complici le indiscrezioni sul possibile supporto delle maggior banche, tra cui Jp Morgan e Morgan Stanley, a First Republic Bank, prossima indiziata al fallimento dopo i default di Svb e Signature.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 16 marzo 2023
Indici Europa e Italia
A Milano, l’indice Ftse Mib chiude la seduta con un rialzo dell’1,38% a 25.918,76 punti.
Acquisti sostenuto con l’indice Euro Stoxx 50 che chiude con un guadagno del 2,1% trovandosi cosi vicino a quota 4.120 punti.
Bene anche il Dax di Francoforte che archivia la seduta in rialzo dell’1,6% a 14.975 punti; così come Ibex 35 spagnolo (+1,4%) e Cac 40 francese (+2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto su Iveco (+5,7%), Moncler (+4,3%) e Italgas (+4,2%).
Al contrario, le vendite colpiscono solo Eni (-1,2%), Telecom Italia (-1%) e Mediobanca (-0,4%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, tornano a salire i rendimenti obbligazionari, con il decennale italiano al 4,12% mentre lo spread Btp-Bund si contrae a 188 punti base. Fra i Treasury statunitensi, il biennale risale al 4,1% e il decennale al 3,5%, con i riflettori già puntati verso la riunione della Fed della prossima settimana.
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Forex e Commodity
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,061 e il dollaro/yen arretra a 133.
Fra le materie prime, il Brentè stazionario a 73,7 dollari e l’oro scende a 1.917 dollari.
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Focus sul meeting Bce
La Bce ha alzato i tassi di 50 punti base, confermando la determinazione nel riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% a medio termine, ma ha evitato di fornire indicazioni sulle prossime mosse. Con riferimento alle recenti turbolenze sui mercati, il Consiglio direttivo ha sottolineato che il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità.
Nella conferenza stampa successiva alla riunione, la presidente Christine Lagarde ha ribadito che “le decisioni si baseranno sui dati” e che la risposta della Bce dipenderà dalle prospettive di inflazione, le dinamiche dell’inflazione sottostante e la forza di trasmissione della politica monetaria. L’entità del rialzo odierno è stata votata “a larghissima maggioranza”. Per quanto riguarda le banche, “si trovano in una posizione molto più forte rispetto al 2008”.
A sostenere il sentiment dei mercati ha contribuito il recupero di Credit Suisse (+18,9%), grazie al prestito da 50 miliardi di franchi che la banca centrale svizzera ha messo a disposizione dell’istituto elvetico.
Infine, dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa, in calo a 192 mila unità.