Notizie Chiusura Borse oggi, 14 febbraio 2023: focus sull’inflazione Usa

Chiusura Borse oggi, 14 febbraio 2023: focus sull’inflazione Usa

14 Febbraio 2023 17:41

Seduta all’insegna dell’ottimismo in Europa con tutti i principali indici del Vecchio Continente che chiudono le contrattazioni sopra la parità. Al momento, deboli i tre principali indici a stelle e strisce, con l’indice S&P 500 che al momento si trova in calo dello 0,7% trovandosi così ancora a  quota 4.100 punti. I cali di Wall Street arrivano in scia alla diffusione del report di gennaio sull’inflazione statunitense, che hanno evidenziato un rallentamento inferiore rispetto a quanto sperato dagli analisti e dai mercati.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 14 febbraio 2023

Indici Europa e Italia

Continua la fase di positività in Europa. A Milano, l’indice Ftse Mib archivia gli scambi in rialzo dello 0,22% a 27.498 punti.

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,42% a quota 4.250 punti; mentre l’indice Dax di Francoforte chiude la seduta vicino ai 15.440 punti, con un rialzo dello 0,27%. Acquisti anche sull’Ibex 35 di Madrid che chiude in rialzo dello 0,76%, ma anche sul Cac 40 francese in rialzo di quasi lo 0,5%.

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

All’interno del paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui petroliferi Tenaris (+2,11%) e Saipem (+1,8%)

Al contrario, vendite su su Iveco (-2,37%) dopo il rally innescato dai conti, in calo anche Interpump (-0,58%) e Amplifon (-1%).

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Andamento Spread Btp / Bund

Sul fronte obbligazionario, chiudono in rialzo rendimenti obbligazionari, soprattutto sulle scadenze a breve, con il biennale statunitense che supera il 4,6%. Poco mosso lo spread Btp-Bund a 178 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 4,21%.

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Forex

Tra le valute, l’euro/dollaro si mantiene sopra quota 1,07, mentre il dollaro/yen viaggia in area 132,7 dopo l’annuncio della nomina formale di Kazuo Ueda come prossimo governatore della Banca del Giappone, che fa aumentare le scommesse su una normalizzazione della politica monetaria dell’istituto. La sterlina sale a 1,217 dollari in scia all’aumento dei salari nel Regno Unito che alimenta le pressioni sulla Bank of England per un nuovo incremento dei tassi il mese prossimo.

Tra le materie prime si segnala il leggero calo del prezzo del petrolio con il Brent a 85,6 dollari al barile, dopo i dati macro e un rapporto secondo cui l’amministrazione Biden intende liberare una quantità maggiore di riserve strategiche.

SEGUIForex e mercato delle valute

Focus sull’inflazione Usa

Gli operatori oggi hanno monitorato da vicino i prezzi al consumo, che in Usa sono aumentati del 6,4% su base annua, a fronte del 6,5% di dicembre e del 6,2% previsto dagli economisti. Il dato core, depurato dalle componenti più volatili rappresentate dai prezzi energetici e dei beni alimentari, è salito del 5,6% tendenziale, ritmo inferiore rispetto al +5,7% di dicembre ma più del +5,5% del consensus.

I dati non spostano sensibilmente le prospettive a breve sulle prossime mosse della Fed, che dovrebbe effettuare almeno altri due rialzi dei tassi da 25 punti base. Il presidente della Fed di Richmond, Thomas Barkin, ha dichiarato che se l’inflazione persiste al di sopra degli obiettivi, la banca centrale “dovrà forse fare di più”.