Chiusura Borse oggi, 14 aprile 2023: prevalgono gli acquisti in Europa a fine ottava
Chiusura di seduta e di ottava positiva per le borse europee, trainate dalle banche dopo le trimestrali sopra le attese di JPMorgan, Citigroup e Wells Fargo negli Usa. Nonostante i rialzi delle banche, arretra Wall Street, complici le crescenti aspettative di altri due rialzi dei tassi (invece che uno solo) quest’anno da parte della Fed, dopo le parole del funzionario Christopher Waller, favorevole a un maggiore inasprimento per contrastare l’inflazione.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 14 aprile 2023
Indici Europa e Italia
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 chiude a quota 4.388 punti in rialzo dello 0,6%; mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia le contrattazioni in rialzo dello 0,89% a quota 27.872,24 punti.
Ampiamente sopra la parità il Cac40 francese in rialzo dello 0,5%, ma anche l’Ibex35 spagnolo in rialzo dello 0,5%. Bene anche il Dax di Francoforte in rialzo dello 0,5%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti soprattutto su BPER Banca (+4,7%), Fineco (+4,5%) e Intesa Sanpaolo (+3,4%).
Al contrario, vendite su Hera (-2,8%), Snam (-2,2%) e Terna (-2,1%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund poco mosso a 184 bp, con il decennale italiano in rialzo al 4,27%. In forte aumento anche i rendimenti sulla curva statunitense, con il biennale al 4,1% e il decennale al 3,52%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro torna sotto quota 1,1 mentre il petrolio (Brent) oscilla fra 86 e 87 dollari al barile.
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Focus su dati macro e prossime trimestrali In Usa
Lato macro, si segnala il balzo delle prospettive sulla crescita dei prezzi nel breve termine emerso dai dati dell’università del Michigan sul sentiment degli americani. Sono stati diffusi oggi anche i numeri sulle vendite al dettaglio, in calo dell’1% a marzo, che alimentano le ipotesi di recessione degli Usa in scia al calo dei consumi.
La prossima settimana l’attenzione resterà concentrata sulle trimestrali americane (tra cui le altre banche, Netflix e Tesla), oltre che su alcuni dati macro come il Pil cinese del primo trimestre e gli indici Pmi. Da seguire anche la pubblicazione dei verbali BCE relativi alla riunione di marzo.