Chiusura Borse oggi, 12 Ottobre 2023: Listini europei contrastanti dopo i dati sull’inflazione USA
Le principali borse europee contrastanti nella sessione di oggi, gli indicatori di inflazione negli Stati Uniti, rilasciati per il mese di settembre, hanno rispecchiato le aspettative degli esperti finanziari, segnalando una diminuzione in linea con il consenso generale.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 12 Ottobre 2023
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni segnando un -0,07%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,27%. Anche il DAX che segna un -0,22%, seguito dal Cac40 francese che perde lo 0,37%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
In primo piano spiccano Leonardo con un solido incremento del 2,58%. Amplifon cresce del 1,84%, Azimut segna un rialzo del 1,84%. Molto bene anche Erg che chiude a +1,67%. Chiudono la sessione in negativo: Moncler (-1,97%), Iveco Group (-1,21%) e Banca MPS (-1,19%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Nel comparto obbligazionario, Treasury decennale è salito a 4,65%. Lo spread Btp-Bund sale a quota 197 punti base, mentre il decennale italiano che invece ritorna a 4,75%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro cala nuovamente ritorna a quota 1,055. Il petrolio Brent ritorna a salire dopo i tagli dell’ Aie a quota 87 dollari al barile.
Schizzano a rialzo petrolio e gas
Nel supportare l’impennata dei mercati azionari europei, emerge chiaramente il settore dell’energia, con i prezzi del petrolio e del gas che registrano una notevole crescita. In controtendenza, le azioni nel segmento del lusso stanno affrontando una fase di difficoltà a seguito del calo osservato ieri.
I rendimenti dei titoli di Stato dell’eurozona stanno registrando un aumento significativo, in linea con l’andamento dei titoli del Tesoro statunitense, a seguito della pubblicazione dei dati macroeconomici di oggi. Questa evoluzione avviene in concomitanza con la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Banca Centrale Europea (BCE), durante la quale il Consiglio direttivo ha espresso una decisione unanime, nonostante alcune divergenze, in merito all’aumento dei tassi di interesse al fine di manifestare una ferma determinazione nel contrastare l’inarrestabile inflazione. Nonostante ciò, la probabilità di futuri incrementi dei tassi d’interesse appare contenuta, grazie alla convinzione che l’inflazione sottostante continuerà a mostrare segni di rallentamento.