Chiusura Borse oggi, 08 giugno 2023: Europa positiva nonostante il calo del Pil
Chiusura perlopiù positiva in Europa con tutti i principali indici del Vecchio Continente che archiviano le contrattazioni sopra il livello di parità.
Positivi anche tutti i principali indici di Wall Street con l’indice S&P 500 che al momento si trova in rialzo dello 0,39% a quota 4.284 punti; mentre il Nasdaq si trova in rialzo di oltre l’1%.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 08 giugno 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,8% trovandosi così a quota 27.275 punti.
In Europa, l’indice Euro Stoxx 50 termina la seduta in rialzo dello 0,14%. Sopra la parità anche il Dax di Francoforte (+0,21% poco sotto quota 16.000 punti). Al contrario, termina sotto la parità l’Ibex35 spagnolo (-0,22%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari acquisti in particolare su Mediobanca (+2,3%), Finecobank (+1,9%) e Leonardo (+1,7%).
Al contrario, vendite su Amplifon (-0,7%), Diasorin (-0,6%) e Nexi (-0,6%).
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si contrae a 178 punti base, con il decennale italiano in flessione al 4,2%.
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Forex e Commodity
Sul fronte dei cambi valutari, l‘euro-dollaro balza a 1,077, mentre tra le tra le materie prime il petrolio (Brent) scivola sotto i 76 dollari al barile, mentre fra le valute l’euro/dollaro .
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Focus sul Pil dell’Eurozona e Banche Centrali
Oggi sono stati diffusi i dati finali sul Pil dell’eurozona del primo trimestre, che mostrano una contrazione dello 0,1%. Si tratta della seconda flessione trimestrale consecutiva, che segna l’entrata in recessione tecnica della zona euro.
Negli Usa, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono risultate pari a 261 mila, valore massimo da ottobre 2021, indicando un mercato del lavoro che sta lentamente iniziando a mostrare segni di raffreddamento.
Intanto, gli operatori continuano a monitorare le mosse delle Banche centrali con gli operatori che temono un nuovo incremento di 25 punti base dei tassi di interesse da parte della Fed.