Chiusura Borse 3 Agosto 2023: BoE annuncia il 14° rialzo consecutivo dei tassi
Ancora in rosso il mercato europeo, influenzato anche dalle scarse performance del mercato americano. I sussidi di disoccupazione in USA crescono in linea con le attese; adesso gli operatori attendono le trimestrali di Apple e Amazon. La BoE ha annunciato un altro rialzo dei tassi.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 3 Agosto 2023
Indici Europa e Italia
A Piazza Affari, l’indice Ftse Mib segna un -1,05%, continuando a restare debole.
In calo anche il principale listino europeo, l’indice Euro Stoxx 50 termina le contrattazioni con un -0,75%. Lo scenario non è variato molto anche per le altre principali piazze finanziarie europee: Londra e Parigi segnano un calo dell0 0,44% e dello o,72%, mentre il DAX perde l0 0,78%.
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Iveco group continua con la sua performance straordinaria, segnando un forte rialzo per il terzo giorno consecutivo, con un rendimento dell’1,93%. Molto bene anche Interpump Group (+1,14%). Bene anche le aziende del settore energetico con Eni, che si conferma la terza miglior performance della sessione, segnando un +0,98%.
Al contrario, chiusura negativa per Bper Banca (-4,09%), Telecom Italia (-3,92%) e Terna (-3,16%).
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Andamento Spread Btp / Bund
In leggerissimo aumento i rendimenti sull’obbligazionario europeo, con lo spread Btp-Bund in rialzo a 168 bp e il decennale italiano al 4,23%. In aumento anche i rendimenti del Treasury decennale (4,192%), mentre calano i rendimenti del biennale (4,887%).
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro recupera leggermente dalla sessione di ieri a 1,094, attualmente continua ad essere all’interno di una congestione di prezzo. Tra le materie prime il petrolio (Brent) avanza a 84,91 dollari al barile.
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La BoE continua ad alzare i tassi, mentre gli operatori attendono i dati i domani
La BoE ha comunicato un incremento di 25 punti base, facendo salire il suo tasso principale al 5,25%, così come da attese. Un quattordicesimo aumento consecutivo nella speranza di frenare l’inflazione
Nel frattempo, dagli Stati Uniti giungono dati macroeconomici positivi riguardo all’aumento dell’indice di produttività e alla diminuzione dell’indice PMI per i servizi. Quest’ultimo, tuttavia, rimane in territorio positivo, a differenza dell’analogo indice nell’Eurozona che mostra un’attività in contrazione. In linea con le aspettative anche gli US Factory Orders MoM.