Notizie Notizie Mondo Anche Charles Schwab. Ceo banche Usa blindano i titoli

Anche Charles Schwab. Ceo banche Usa blindano i titoli

Pubblicato 15 Marzo 2023 Aggiornato 15 Marzo 2023 20:50

Charles Schwab e banche regionali

L’attacco in Borsa post crash Svb contro le banche regionali americane è stato tale da aver reso i rispettivi titoli una ghiotta opportunità di acquisto, in primis per gli stessi ceo degli istituti.

Photo illustration, the Silicon Valley Bank logo is visible on a smartphone, with the stock market index in the background on the personal computer on March 14, 2023, in Rome, Italy. (Photo Illustration by Andrea Ronchini/NurPhoto via Getty Images)

Tra questi c’è anche il ceo di Charles Schwab, il più grande broker made in Usa.  Tutto, dunque, fuorchè una banca regionale.

L’istituto stesso è finito tuttavia nei giorni precedenti nel vortice della paura di un evento Lehman Brothers, assistendo così al crollo delle sue azioni.

In generale, dopo i collassi delle quotazioni (esempi illustri i tonfi di Western Alliance Bank e di First Republic, fino a oltre il 70% nei minimi di seduta), più di 100 amministratori delegati di banche regionali Usa, come PacWest Bancorp, Metropolitan Bank Holding e CVB Financial, hanno versato complessivamente almeno $13,9 milioni di dollari, rastrellando le azioni, nell’arco di pochi giorni.

Una mossa blinda titoli, ricorda un articolo di Bloomberg, che è stata alimentata anche da alcune chiamate bullish, come quella di  Bill Ackman, che lunedì aveva definito i titoli delle banche “un affare incredibile”.

Crac Svb, shopping titoli banche: c’è anche AD Charles Schwab

In un altro articolo Bloomberg ha riportato anche la mossa del ceo di Charles Schwab, ovvero del ceo del colosso finanziario, broker numero uno degli Stati Uniti, Walt Bettinger che, in un’intervista alla Cnbc, ha riferito di aver acquistato 50.000 titoli della società.

L’annuncio ha portato il titolo Charles Schwab a rimbalzare ieri del 9,2% a $56,68, dopo essere capitolato del 12% alla vigilia, quando il gruppo aveva cercato di rassicurare gli azionisti sul livello della propria liquidità, affermando come fosse sufficiente a contrastare una eventuale crisi scatenata dal crac di Silicon Valley Bank.

La nostra banca è gestita in modo molto prudente”. ha confermato Bettinger alla Cnbc.

L’ansia su Charles Schwab si era manifestata a causa della presenza di una quota significativa di perdite non realizzate legate al suo portafoglio di titoli detenuti fino alla scadenza.

Il colosso aveva di fatto dichiarato, alla fine del 2022, di sedere su perdite non realizzate del valore di $14 miliardi relative agli asset garantiti dai mutui, su un portafoglio di strumenti finanziari di quasi $189 miliardi costituito da bond detenuti fino alla scadenza e disponibili per la vendita.

Va detto tutttavia che, diversamente da Svb, la maggior parte dei depositanti di Charles Schwab è garantita dall’autorità federale FDIC (Federal Deposit Insurance Corp). E va ricordato per l’appunto che la banca è un gigante della finanza, di proporzioni e importanza ben superiori a quelle delle banche regionali Usa.

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Boom di buy su titoli banche regionali

Tornando alle banche regionali ad hoc, dall’inizio del mese di marzo fino alla chiusura di ieri, di fatto, il sottoindice di Wall Street che monitora i titoli del settore, ovvero il KBW Regional Banking Index, ha segnato un tonfo del 20% circa.

Ieri, l’incredibile recupero delle azioni, sostenute per l’appunto anche dal sostegno arrivato dai manager.

In particolare tra le scommesse più forti va menzionato lo shopping per un valore di 1 milione di dollari arrivato da Phillip D. Green, sulla banca che di cui è ceo, Cullen/Frost Bankers.

In base a quanto riportato dall’agenzia di stampa Bloomberg, Green ha acquistato 9.500 azioni della banca con sede in Texas, per $106,60 ciascuna. Il titolo ha chiuso la sessione di ieri a quota $111.52, valore superiore di circa il 4,6% rispetto al prezzo versato dall’AD.

Bill Day, portavoce di Cullen/Frost, ha definito l’acquisto del ceo Green “un segnale di supporto”.

Irene Oh, direttrice finanziaria di East West Bancorp ha acquistato titoli di quest’altra banca per un ammontare di $500.000, dopo che l’istituto, con sede a Pasadena, California, aveva diffuso ieri un comunicato in cui reiterava la forza del suo capitale e del suo bilancio.

La lista dei manager riversati sui titoli delle banche che dirigono non finisce certo qui.

Jay Sidhu, presidente di Customers Bancorp, ha fatto incetta delle azioni della crypto bank già nella sessione di lunedì, per un valore di $500,000 circa, mentre il direttore generale della stessa banca, Sam Sidhu, ha acquistato titoli per oltre $100,000.

Ancora, il ceo di Metropolitan Bank Holding Mark DeFazio ha acquistato azioni per un valore di $500.000 circa, al fianco di diversi esponenti del consiglio di amministrazione della banca di New York, che si sono fatti avanti con i loro acquisti nella giornata di ieri.

Ritengo che queste transazioni abbiano un valore opportunistico, a seguito del sell off significativo di ieri (l’altroieri per chi legge). Questi acquisti sono anche un voto di fiducia da parte dei dirigenti nei confronti delle società”, ha commentato l’analista di Wedbush David Chiaverini.

‘Piuttosto raro vedere così tanti acquisti di insider’

Dalla documentazione depositata presso le autorità federali americane, sono emersi anche gli shopping effettuati sui relativi titoli da parte del ceo di PacWest Paul Taylor per un ammontare di $500.000, al prezzo di $22,30 per azione. Dopo essere crollato nelle sessioni di venerdì scorso e di lunedì, il titolo Pacwest ha chiuso la seduta di ieri con un balzo del 34%, a $13.05.

E’ piuttosto raro vedere così tanti insider farsi avanti”, ha commentato Bruce Cox, fondatore del fondo Harrington Alpha Fund, che ha accumulato una posizione long sul titolo Pacwest la scorsa settimana, nel bel mezzo del sell off , scatenato dal crac di Svb.

D’altronde, fa notare l’articolo di Bloomberg, l’indice della forza relativa del sottoindice KBW Bank Index aveva confermato come i titoli delle banche regionali Usa, attaccati da smobilizzi record fino alla sessione di lunedì, si trovassero nella fase “oversold” più forte degli ultimi 20 anni.

I titoli delle banche regionali stanno puntando verso l’alto, come se ci fosse un segnale di allarme cessato – ha fatto notare il responsabile strategist globale di LPL Financial, Quincy Krosby – Rimane l’interrogativo sull’eventuale presenza di rischi nei bilanci (delle banche), soprattutto riguardo a quei casi in cui i depositanti continuano a prelevare i loro fondi”.