Cattolica: via le deleghe all’a.d. Minali per “divergenze di visione”. Timori per una possibile scalata?
Novità ai vertici per Cattolica Assicurazioni. Ieri a mercati chiusi è arrivata a sorpresa la decisione del consiglio di amministrazione del gruppo assicurativo di Verona (tra i suoi soci Warren Buffett) che ha revocato all’amministratore delegato Alberto Minali le deleghe operative e, sentito il comitato nomine, ha conferito tutti i poteri al direttore Generale, Carlo Ferraresi.
Una decisione, quella del board, presa alla luce delle divergenze con Minali che la società ha così motivato: “Il cda ha constatato e preso atto che si è progressivamente verificata una divergenza di visione con l’amministratore delegato – recita una nota – per quanto riguarda l’organizzazione societaria, gli scenari strategici e i rapporti con i soci e col mercato”. “Con la conseguenza di una non fluida, distesa e positiva posizione dell’a.d. verso il cda e una non sufficiente sintonia e organicità nelle rispettive competenze”, sottolinea ancora Cattolica.
Ma cosa avrebbe spinto il cda ad agire così in fretta e in maniera così incisiva? Secondo quanto riporta “La Stampa“, che si sofferma su alcune ricostruzioni, nell’ultimo periodo all’interno del board sarebbero aumentati i “sospetti che Minali stesse preparando il terreno per la trasformazione in Spa della società, oggi cooperativa, per favorire l’assunzione del controllo della compagnia da parte di alcuni gruppi finanziari. Insomma, una scalata”. E in questo ipotetico scenario si guarda anche a uno dei soci di Cattolica: ovvero Berkshire Hathaway dell’oracolo di Omaha, Warren Buffett, che ha rilevato una quota pari a circa il 9% nel gruppo assicurativo.
Intanto a livello operativo il cda ha assicurato che con Ferraresi intende portare avanti “l’attuazione del piano di crescita già annunciato ai mercati” e “ha ribadito l’impegno a difendere i valori fondanti e il modello cooperativo e a valorizzare la sostenibilità nel tempo dell’investimento dei soci e degli investitori”. Il gruppo assicurativo ha infine confermato la volontà di portare avanti “il percorso di innovazione e di adeguamento della governance societaria, secondo le migliori pratiche del mercato; un percorso da tempo intrapreso anche attraverso l’adozione del sistema monistico e la possibilità anche per i soci di capitale di partecipare alla governance”.