“Carige, non si può illudere il mercato. Finirà come con Mps”
Il caso Banca Carige resta uno dei dossier che il mercato continua a monitorare. Le prospettive per la banca ligure non sembrano essere delle migliori, con il titolo sospeso dagli scambi oramai dal 2 gennaio. Durante la puntata di Binck Tv andata in onda giovedì 17 gennaio, abbiamo parlato insieme a Giovanni Borsi, trader tra i più esperti sul comparto bancario, dello scenario che riguarda Carige e del suo parallelo con Mps
“Banca Carige, nonostante sia molto più piccola di Mps, è un boccone difficile da digerire. A meno che non intervenga un istituto più grande, come Intesa Sanpaolo o la Popolare di Vicenza, penso possa ‘accasarsi’ con una banca di dimensioni più piccole. Il problema è che quando il mercato ha paura vende, basta guardare Ubi Banca che è la banca più debole sul nostro listino. Ubi, oggi, è forse quella che potrebbe integrarsi meglio con Banca Carige, anche pagandola molto al di sotto del suo valore. Penso la strada sia questa ed è questo il motivo per cui Malacalza (nella foto, ndr) si è defilato. E’ inutile continuare a buttare soldi in una banca che gli ha fatto perdere più di 400 milioni di euro. E’ lo stesso caso di Mps, con il fondo da 20 miliardi per salvarla, con lo stato che pensa anche di guadagnarci. Adesso Mps vale meno di 1,50 euro. Secondo me con Carige non possono illudere il mercato, che già sa che nel migliore dei casi andra finire come con Mps”.