Carige, arriva decreto: garanzia pubblica bond come per banche venete e ricapitalizzazione come per Mps
Arriva il decreto salvabanche dell’era M5S-Lega per mettere in sicurezza Banca Carige, la banca genovese che è stata commissariata la scorsa settimana dalla Bce e il cui destino si fa sempre più incerto. Due le soluzioni proposte dall’esecutivo giallo-verde, praticamente le stesse che sono state adottate dai governi precedenti nella gestione delle altre crisi bancarie.
Così come nel caso delle banche venete Popolare di Vicenza e Veneto Banca, il governo ha disposto l’ombrello della garanzia pubblica sui bond di nuova emissione. Nel decreto compaiono le garanzie pubbliche anche sui fondi straordinari erogati da Bankitalia e dalla Bce.
Il governo Conte ha aperto poi alla soluzione Mps, ovvero alla ricapitalizzazione di Stato. Soluzione che verrebbe adottata in extremis, nel caso in cui gli altri interventi non dovessero andare a buon fine. Ma soluzione che imbarazza non poco il governo M5S-Lega, che ha fatto del suo ‘no ai soldi pubblici alle banche’ uno dei suoi cavalli di battaglia.
Il decreto legge, leggendo il comunicato, prevede la possibilità per Carige “di accedere a forme di sostegno pubblico della liquidità che consistono nella concessione da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze della garanzia dello Stato su passività di nuova emissione ovvero su finanziamenti erogati discrezionalmente dalla Banca d’Italia“.
Sull’ipotesi di ricapitalizzazione di Stato, il comunicato prevede che “in considerazione degli esiti del recente esercizio di stress cui la banca è stata sottoposta viene prevista la possibilità per Carige di accedere – attraverso una richiesta specifica – a una ricapitalizzazione pubblica a scopo precauzionale, volta a preservare il rispetto di tutti gli indici di patrimonializzazione anche in scenari ipotetici di particolare severità e altamente improbabili (cosiddetti scenari avversi dello stress test)”.
Fonti finanziarie precisano che il ricorso a un eventuale intervento pubblico precauzionale per mettere in sicurezza l’istituto è ‘un’ipotesi residuale e non attuale’, che si concretizzerebbe soltanto nel caso in cui dovessero insorgere eventi al momento non prevedibili come l’esito dei prossimi stress test“.
Fatto sta che questo governo M5S-Lega ha approvato per Carige le stesse misure a cui sono ricorsi i precedenti esecutivi per mettere in sicurezza altre banche, in particolare quelle venete e Mps.