Capitalizzazione Ftse Mib: Stellantis e Ferrari sorpassano Enel
Il settore dell’auto domina a Piazza Affari. Stellantis e Ferrari hanno infatti spodestato dal trono Enel come società che vantano la maggiore capitalizzazione all’interno dell’indice Ftse Mib. Con una capitalizzazione di mercato di circa 66,6 miliardi di euro Stellantis è al primo posto, seguita da Ferrari (62,6 mld) ed Enel (61,6 mld).
Piazza Affari è il principale mercato azionario italiano e il quinto per capitalizzazione in Europa. Le società quotate su Piazza Affari rappresentano quindi una parte importante dell’economia tricolore, ma tra tutti i titoli presenti su Borsa Italiana assumono un ruolo di primaria importanza in particolare quelli inseriti all’interno dell’indice Ftse Mib.
Si tratta infatti di un indice ponderato sulla base della capitalizzazione di mercato che rappresenta l’andamento di un paniere delle 40 società a maggiore capitalizzazione presenti sull’intero listino di Piazza Affari.
Quali sono i titoli che ad ora fanno parte del Ftse Mib e quanto pesano sull’indice?
Chi sono i più capitalizzati di Piazza Affari
Come dicevamo, le società italiane più importanti e quindi maggiormente in grado di influenzare e riflettere l’andamento totale di Piazza Affari sono comunamente chiamate blue chip. Teniamo infatti presente, come detto, che la capitalizzazione totale di Piazza Affari (considerando quindi l’indice Ftse Italia All Share) è di circa 764,91 miliardi di euro, mentre quella del solo indice Ftse Mib è superiore a 663 miliardi.
Questo significa che il solo indice Ftse Mib rappresenta l’85% circa del valore totale dei titoli quotati su Borsa Italiana (quelli presenti nell’indice Ftse Italia All-Share).
Per quanto riguarda la composizione dell’indice Ftse Mib, dalla tabella qui sotto possiamo vedere quali sono i titoli con la capitalizzazione più alta tra tutti quelli appartenenti al Ftse Mib.
Come dicevamo e come vediamo in tabella, ad oggi (6 febbraio 2024) la società italiana che vanta la capitalizzazione di mercato più alta è Stellantis con una market cap di 66,6 miliardi di euro, il che implica un peso della società di circa il 10% sull’indice complessivo. Al secondo posto Ferrari, che vanta una ponderazione all’interno dell’indice del 9,4%. Entrambi i titoli dell’auto, grazie alla performance realizzata lo scorso anno e in questo inizio 2024, hanno aumentato di molto il valore di mercato e hanno superato Enel, che per molto tempo è stata la regina del Ftse Mib in termini di capitalizzazione (ora pesa il 9,3% sull’indice).
Altri titoli di Piazza Affari che spiccano nella parte alta nella classica delle blue chip con la capitalizzazione di mercato più alta sono: Intesa Sanpaolo (market cap di 53,2 mld e un peso dell’8%), UniCredit (49,7 mld e un peso del 7,5%) e Eni (49,2 mld e un peso del 7,4%).
Da segnalare anche STMicroelectronics che, nonostante la debole performance dello scorso anno (5% vs 26% dell’indice Ftse Mib), è riuscita a preservare il 5,6% circa di ponderazione all’interno dell’indice (37,2 mld di market cap).
Per quanto riguarda la struttura settoriale dell’indice Ftse Mib vediamo che il settore finanziario, con ben 13 società, è quello più presente all’interno del Ftse Mib e quindi maggiormente in grado di influenzare l’andamento generale del listino. Altri settori popolari nel paniere principale di Piazza Affari sono le utilities con 7 società a larga capitalizzazione, seguito dal settore automotive e industriale (entrambi con 4 società).
Da segnalare la presenza nel Ftse Mib di un solo titolo tecnologico: STMicroelectronics.
La classifica completa dei 40 titoli
I 40 titoli del Ftse Mib nella tabella seguente sono ordinati in base alla capitalizzazione di mercato decrescente, ovvero il valore totale delle sue azioni in circolazione sul mercato (calcolata come moltiplicazione per il prezzo dell’azione per il numero delle azioni in circolazione).
Titolo | Settore | Ultimo prezzo (€) | Variazione 1 anno | Market Cap (mld €) | Peso % sul Ftse Mib |
Stellantis | Automotive | 21,33 | 41,4% | 66,6 | 10,0% |
Ferrari | Automotive | 347,90 | 42,7% | 62,6 | 9,4% |
Enel | Utility | 6,06 | 12,6% | 61,6 | 9,3% |
Intesa Sanpaolo | Banche | 2,91 | 18,9% | 53,2 | 8,0% |
UniCredit | Banche | 29,04 | 58,7% | 49,7 | 7,5% |
Eni | Oil&Gas | 14,57 | 6,4% | 49,2 | 7,4% |
STMicroelectronics | Tecnologia | 40,85 | -9,5% | 37,2 | 5,6% |
Generali Assicurazioni | Assicurazioni | 20,69 | 14,2% | 32,3 | 4,9% |
Tenaris | Oil&Gas | 14,70 | -2,9% | 17,3 | 2,6% |
Moncler | Moda e Lusso | 58,38 | 1,5% | 16,0 | 2,4% |
Terna | Utility | 7,60 | 3,2% | 15,3 | 2,3% |
Snam | Utility | 4,39 | -7,7% | 14,7 | 2,2% |
Poste italiane | Servizi Finanziari | 10,08 | -0,1% | 13,2 | 2,0% |
Campari | Food&Beverage | 9,59 | -6,6% | 11,8 | 1,8% |
Prysmian | Industriali | 41,46 | 9,8% | 11,5 | 1,7% |
Recordati | Health Care | 50,96 | 25,5% | 10,7 | 1,6% |
Inwit | Tlc e Media | 10,90 | 7,2% | 10,5 | 1,6% |
Mediobanca | Banche | 12,00 | 18,2% | 10,2 | 1,5% |
Leonardo | Industriali | 16,89 | 78,1% | 9,8 | 1,5% |
Nexi | Industriali | 7,03 | -16,0% | 9,2 | 1,4% |
FinecoBank | Banche | 12,54 | -24,5% | 7,7 | 1,2% |
Banco BPM | Banche | 5,04 | 19,5% | 7,6 | 1,2% |
Banca Mediolanum | Servizi Finanziari | 9,61 | 6,8% | 7,1 | 1,1% |
Amplifon | Health Care | 30,85 | 8,2% | 7,0 | 1,1% |
Brunello Cucinelli | Moda e Lusso | 94,75 | 20,1% | 6,4 | 1,0% |
Telecom Italia | Tlc e Media | 0,27 | -7,6% | 5,8 | 0,9% |
A2A | Utility | 1,74 | 24,6% | 5,4 | 0,8% |
Pirelli&C | Automotive | 5,04 | 6,0% | 5,0 | 0,8% |
BPER Banca | Banche | 3,54 | 39,3% | 5,0 | 0,8% |
Interpump Group | Industriali | 44,29 | -13,7% | 4,8 | 0,7% |
Diasorin | Health Care | 84,22 | -30,9% | 4,7 | 0,7% |
Hera | Utility | 3,12 | 16,4% | 4,6 | 0,7% |
Banca MPS | Banche | 3,39 | 42,6% | 4,3 | 0,6% |
Italgas | Utility | 5,18 | -6,8% | 4,2 | 0,6% |
Banca Generali | Banche | 35,75 | 4,8% | 4,2 | 0,6% |
Unipol Gruppo | Assicurazioni | 5,79 | 17,3% | 4,2 | 0,6% |
ERG | Utility | 26,12 | -8,2% | 3,9 | 0,6% |
Azimut | Servizi Finanziari | 26,13 | 10,5% | 3,7 | 0,6% |
Iveco Group | Automotive | 9,91 | 31,6% | 2,7 | 0,4% |
Saipem | Oil&Gas | 1,30 | -4,7% | 2,6 | 0,4% |
Fonte: Bloomberg, elaborazione Ufficio Studi FOL, dati al 6 febbraio 2024
Come funziona il Ftse Mib
Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index, ovvero un indice che viene calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che ne fanno parte. Tuttavia, queste tipologie di indici hanno il difetto che distorcono in parte la realtà, in quanto nel calcolo dei price index non viene considerata per intero la remunerazione che le società danno ai propri azionisti, ma solo quella concessa come apprezzamento in conto capitale (capital gain).
I dividendi non vengono quindi tenuti in considerazione nel calcolo di un indice di tipologia price e così il giorno dello stacco, i titoli subiscono nominalmente un deprezzamento che in teoria dovrebbe essere pari al dividendo pagato. Visto che Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), questo effetto nel lungo periodo finisce per pesare sul Ftse Mib, ma per ovviare a ciò è altresì possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib che tiene conto anche dello stacco e del reinvestimento di dividendi.