Notizie Notizie Italia Capitalizzazione Ftse Mib: Ferrari vola a 81 mld, stacca Enel e Intesa Sanpaolo

Capitalizzazione Ftse Mib: Ferrari vola a 81 mld, stacca Enel e Intesa Sanpaolo

3 Settembre 2024 10:29

Non perde il suo primato, anzi accelera ulteriomente. Si tratta di Ferrari che resta la prima società di Piazza Affari in termini di capitalizzazione di mercato, allungando il passo rispetto al mese scorso. La market cap della Rossa di Maranello è salita ancora, superando la soglia degli 80 miliardi di euro e distaccando le altre due società che completano il podio: ovvero Enel (capitalizzazione di 70 miliardi) e Intesa Sanpaolo (69 miliardi). Quarto e quinto posto per UniCredit ed Eni che raggiungono una capitalizzazione rispettivamente di 61,4 miliardi e di 48,3 miliardi.

La Borsa di Milano rappresenta il quinto mercato azionario in Europa per capitalizzazione e racchiude al cune delle maggiori realtà del Paese. In particolare, le 40 società incluse nell’indice Ftse Mib, ponderato per la market cap, rivestono un ruolo importante sia per Piazza Affari, sia per l’economia italiana.

Vediamo nel dettaglio quali titoli fanno parte del Ftse Mib e qual è il loro peso sull’indice.

Chi sono i più capitalizzati di Piazza Affari

Come emerge dalla tabella sottostante, ad oggi (3 settembre 2024), la società del Ftse Mib con la maggior capitalizzazione resta Ferrari. Con una capitalizzazione complessiva di 81 miliardi di euro (rispetto ai 69,9 miliardi di euro di inizio agosto), la società di Maranello ha un peso pari all’11,3% totale dell’indice.

Nelle ultime settimane il titolo del Cavallino Rampante ha impresso una nuova e decisa accelerazione in Borsa che l’ha portato ad aggiornare i suoi massimi storici, finendo sotto la lente d’ingradimento degli analisti. Tra questi Morgan Stanley che ha sottolineato che le performance di Ferrari rispetto ai concorrenti nel settore auto e ai brand di lusso rappresentano una “ricompensa per la fedeltà al marchio” da parte dei clienti e “la bassa esposizione alla Cina”. Il titolo Ferrari, che da inizio anno ha registrato una crescita di circa il 47%, si muove oggi in area 449,50 euro.

Bisogna sottolineare che una spinta importante per il nuovo primato in termini di capitalizzazione è arrivata a inizio agosto, quando Ferrari ha presentato al mercato i risultati del primo semestre e annunciato il miglioramento della guidance per l’intero esercizio.

Una conferma anche al secondo posto con Enel che registra una capitalizzazione di 70 miliardi e una ponderazione all’interno dell’indice pari al 9,8%. Il gruppo guidato da Flavio Cattaneo ha riportato utili in crescita e un debito in calo nei primi sei mesi dell’anno, lasciando spazio per un rialzo delle stime e del dividendo.

Al terzo posto c’è Intesa Sanpaolo con una capitalizzazione di mercato che sfiora i 70 miliardi e un peso del 9,6% sul Ftse Mib seguita da una altra big bank: UniCredit che ha una market cap di 61,4 miliardi contro i 53,8 miliardi di inizio agosto (con un peso che dell’8,6% sull’indice).

Scorrendo la classifica, in quinta posizione c’è Eni con una capitalizzazione di mercato che sale a 48,3 da 45,6 miliardi (peso del 6,7%), mentre Stellantis prova a risalire un po’ la china con una market cap che è di 45,4 miliardi contro i 42,9 miliardi di un mese (pur restando sempre quasi la metà rispetto a quattro mesi fa). La casa automobilistica sconta un contesto di settore negativo e problematiche operative specifiche, che sono emerse nei risultati al 30 giugno.

Osservando la struttura settoriale del Ftse Mib, il settore finanziario, con ben 13 società, è quello più presente all’interno dell’indice e quindi maggiormente in grado di influenzare l’andamento generale del listino. Gli altri settori più rappresentati all’interno del paniere principale di Piazza Affari sono le utilities con 7 società a larga capitalizzazione, poi il comparto automotive e quello industriale (entrambi con 4 big cap). Infine, c’è un solo titolo tecnologico, ossia STMicroelectronics.

La classifica completa dei 40 titoli

I 40 titoli del Ftse Mib nella tabella seguente sono ordinati in base alla capitalizzazione di mercato decrescente, ovvero il valore totale delle sue azioni sul mercato (calcolata come moltiplicazione per il prezzo dell’azione per il numero delle azioni in circolazione).

Titolo Settore Ultimo prezzo (€) Variazione 1 anno Market Cap (mld €) Peso % sul Ftse Mib
Ferrari Automotive 446,00 56,9% 81,0 11,3%
Enel Utility 6,89 11,9% 70,0 9,8%
Intesa Sanpaolo Banche 3,77 53,4% 69,0 9,6%
UniCredit Banche 37,52 67,9% 61,4 8,6%
Eni Oil&Gas 14,70 1,1% 48,3 6,7%
Stellantis Automotive 15,02 -10,6% 45,4 6,3%
Generali Assicurazioni Assicurazioni 25,00 31,2% 39,2 5,5%
STMicroelectronics Tecnologia 28,67 -34,1% 26,1 3,7%
Prysmian Industriali 63,38 67,9% 18,7 2,6%
Poste italiane Assicurazioni 12,47 22,0% 16,3 2,3%
Tenaris Oil&Gas 13,37 -10,3% 15,8 2,2%
Terna Utility 7,83 3,0% 15,7 2,2%
Moncler Moda e Lusso 54,68 -12,7% 15,0 2,1%
Snam Utility 4,47 -6,4% 15,0 2,1%
Mediobanca Banche 15,34 27,0% 12,8 1,8%
Leonardo Industriali 21,30 60,0% 12,3 1,7%
Recordati Health Care 52,65 15,0% 11,0 1,5%
Inwit Tlc e Media 10,84 -5,1% 10,4 1,5%
Campari Food&Beverage 8,37 -30,2% 10,3 1,4%
FinecoBank Banche 15,47 23,2% 9,5 1,3%
Banco BPM Banche 6,16 40,7% 9,3 1,3%
Banca Mediolanum Servizi Finanziari 11,11 32,0% 8,3 1,2%
Nexi Industriali 6,33 -4,5% 8,2 1,1%
BPER Banca Banche 5,05 82,2% 7,2 1,0%
Unipol Gruppo Assicurazioni 9,63 87,5% 6,9 1,0%
Amplifon Health Care 28,87 -2,1% 6,5 0,9%
Banca MPS Banche 5,19 104,7% 6,5 0,9%
A2A Utility 2,06 17,8% 6,5 0,9%
Brunello Cucinelli Moda e Lusso 87,95 16,6% 6,0 0,8%
Diasorin Health Care 101,00 4,4% 5,7 0,8%
Pirelli&C Automotive 5,53 20,1% 5,5 0,8%
Hera Utility 3,52 26,3% 5,2 0,7%
Telecom Italia Tlc e Media 0,24 -20,1% 5,2 0,7%
Interpump Group Industriali 39,24 -16,1% 4,3 0,6%
Italgas Utility 5,07 -3,5% 4,1 0,6%
Saipem Oil&Gas 2,02 34,8% 4,0 0,6%
ERG Utility 24,12 -3,8% 3,6 0,5%
Azimut Servizi Finanziari 22,51 6,8% 3,3 0,5%
Bca Pop Sondrio Banche 6,99 60,6% 3,2 0,4%
Iveco Group Automotive 9,41 3,0% 2,6 0,4%

Fonte: Bloomberg, elaborazione ufficio studi Borse.it, dati al 3 settembre 2024

Come funziona il Ftse Mib

Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index, ovvero un indice che viene calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che ne fanno parte. Tuttavia, queste tipologie di indici hanno il difetto che distorcono in parte la realtà, in quanto nel calcolo dei price index non viene considerata per intero la remunerazione che le società danno ai propri azionisti, ma solo quella concessa come apprezzamento in conto capitale (capital gain).

I dividendi non vengono quindi tenuti in considerazione nel calcolo di un indice di tipologia price e così il giorno dello stacco, i titoli subiscono nominalmente un deprezzamento che in teoria dovrebbe essere pari al dividendo pagato. Visto che Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), questo effetto nel lungo periodo finisce per pesare sul Ftse Mib, ma per ovviare a ciò è altresì possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib che tiene conto anche dello stacco e del reinvestimento di dividendi.