Notizie Notizie Italia Capitalizzazione Ftse Mib: Ferrari ancora capolista, ma Enel e Intesa si avvicinano

Capitalizzazione Ftse Mib: Ferrari ancora capolista, ma Enel e Intesa si avvicinano

7 Gennaio 2025 11:44

Ferrari resta ancora in vetta alla classifica di prima società di Piazza Affari in termini di capitalizzazione di mercato, con una market cap che scende però a 73,8 miliardi di euro rispetto ai 76,6 miliardi di inizio dicembre. Cavallino rampante tallonato dalle altre due società che completano il podio: Enel che si conferma al secondo posto con una capitalizzazione di 71,2 miliardi e Intesa Sanpaolo (market cap di 69,4 miliardi) al gradino più basso del podio.

Un’altra big bank di Piazza Affari allunga le distanze dal podio: si tratta di UniCredit che ha visto la capitalizzazione passare da 61,9 a 61,1 miliardi; quinta posizione per Eni la cui capitalizzazione rimane sostanzialmente stabile (da 44,5 della passata rilevazione a 44,6 miliardi attuali).

La Borsa di Milano rappresenta il quinto mercato azionario in Europa per capitalizzazione e racchiude alcune delle maggiori realtà del Paese. In particolare, le 40 società incluse nell’indice Ftse Mib, ponderato per la market cap, rivestono un ruolo importante sia per Piazza Affari, sia per l’economia italiana.

Vediamo nel dettaglio quali titoli fanno parte del Ftse Mib e qual è il loro peso sull’indice.

Chi sono i più capitalizzati di Piazza Affari

Come emerge dalla tabella sottostante, ad oggi (7 gennaio 2025), la società del Ftse Mib con la maggior capitalizzazione è ancora Ferrari. Con una capitalizzazione complessiva che però scende rispetto a inizio dicembre: oggi la Rossa di Maranello vale 73,8 miliardi rispetto agli 76,6 miliardi di euro della passata rilevazione. Ferrari ha ora un peso pari 10,4% sul totale dell’indice Ftse Mib.

Al secondo posto si conferma Enel. In particolare, la più grande utility italiana ha capitalizzazione pari a 71,2 miliardi (da 70,2 miliardi), con una ponderazione all’interno dell’indice pari al 10%. A metà dicembre Enel ha presentato il nuovo piano strategico 2025-27 che parla dell’avvio di “un nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore grazie alla raggiunta solidità finanziaria”.

Guadagna terreno Intesa Sanpaolo al terzo posto con una capitalizzazione di mercato pari a 69,4 miliardi (da 66,6 miliardi) e registra un peso del 9,7% sul Ftse Mib. A fine dicembre il ceo Carlo Messina si è schierato virtualmente al fianco di Andrea Orcel, ceo di UniCredit, nella battaglia verso una maggiore integrazione bancaria in Europa.

Tornando alla classifica di Piazza Affari, quarta posizione per UniCredit che ha una market cap di 61,1 miliardi (con un peso dell’8,6% sull’indice). Il ceo della banca di Piazza Gae Aulenti, Andrea Orcel, ha lanciato un appello per una maggiore integrazione dell’Unione Europea, in particolare nel settore bancario. In quinta posizione Eni, con una capitalizzazione di mercato di 44,6 miliardi (peso al 6,3%).

Prosegue il momento ‘no’ di Stellantis che rimane dietro a Generali nella classifica sulla capitalizzazione di mercato. Quest’ultima ha ora una capitalizzazione di 43,2 miliardi mentre il big europeo dell’auto ha una market cap di 36,7 miliardi. Dopo le deboli indicazioni sul fronte delle vendite relative all’intimo mese del 2024, sono arrivate indiscrezioni di un possibile alleggerimento del piano sui dazi americani.

La classifica completa dei 40 titoli

I 40 titoli del Ftse Mib nella tabella seguente sono ordinati in base alla capitalizzazione di mercato decrescente, ovvero il valore totale delle sue azioni sul mercato (calcolata come moltiplicazione per il prezzo dell’azione per il numero delle azioni in circolazione).

Titolo Settore Ultimo prezzo (€) Variazione 1 anno Market Cap (mld €) Peso % sul Ftse Mib
Ferrari Automotive 411,70 34,7% 73,8 10,4%
Enel Utility 7,00 4,6% 71,2 10,0%
Intesa Sanpaolo Banche 3,90 39,8% 69,4 9,7%
UniCredit Banche 39,41 52,8% 61,1 8,6%
Eni Oil&Gas 13,58 -12,6% 44,6 6,3%
Generali Assicurazioni 27,54 39,5% 43,2 6,1%
Stellantis Automotive 12,67 -38,2% 36,7 5,2%
STMicroelectronics Tecnologia 25,35 -38,2% 22,8 3,2%
Tenaris Oil&Gas 18,26 17,4% 21,2 3,0%
Prysmian Industriali 63,94 56,9% 18,9 2,7%
Poste italiane Assicurazioni 13,77 34,2% 18 2,5%
Terna Utility 7,67 -0,1% 15,4 2,2%
Leonardo Industriali 25,95 60,1% 15 2,1%
Snam Utility 4,33 -8,3% 14,5 2,0%
Moncler Moda e Lusso 51,72 -0,8% 14,2 2,0%
Mediobanca Banche 14,33 26,5% 11,9 1,7%
Banco BPM Banche 7,79 51,2% 11,8 1,7%
Recordati Health Care 51,75 8,2% 10,8 1,5%
FinecoBank Banche 17,01 26,0% 10,4 1,5%
Inwit Tlc e Media 9,99 -12,6% 9,6 1,3%
Banca Mediolanum Servizi Finanziari 11,65 34,6% 8,7 1,2%
Banca MPS Banche 6,83 104,9% 8,6 1,2%
BPER Banca Banche 5,98 82,2% 8,5 1,2%
Unipol Gruppo Assicurazioni 11,63 116,9% 8,4 1,2%
Campari Food&Beverage 6,02 -39,5% 7,4 1,0%
Brunello Cucinelli Moda e Lusso 107,40 29,6% 7,3 1,0%
A2A Utility 2,17 14,9% 6,8 1,0%
Nexi Industriali 5,51 -22,4% 6,8 1,0%
Amplifon Health Care 25,91 -15,2% 5,9 0,8%
Diasorin Health Care 102,10 14,2% 5,7 0,8%
Telecom Italia Tlc e Media 0,25 -13,8% 5,7 0,8%
Pirelli&C Automotive 5,57 15,1% 5,6 0,8%
Saipem Oil&Gas 2,71 73,0% 5,4 0,8%
Hera Utility 3,39 14,2% 5 0,7%
Interpump Group Industriali 43,84 -4,2% 4,8 0,7%
Italgas Utility 5,40 5,4% 4,4 0,6%
Bca Pop Sondrio Banche 8,09 33,3% 3,7 0,5%
Azimut Servizi Finanziari 24,35 3,4% 3,5 0,5%
Buzzi Edilizia e Materiali 20,48 -26,5% 3,1 0,4%
Iveco Group Automotive 9,26 11,9% 2,5 0,4%

Fonte: Bloomberg, elaborazione ufficio studi Borse.it, dati al 7 gennaio 2025

Come funziona il Ftse Mib

Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index, ovvero un indice che viene calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che ne fanno parte. Tuttavia, queste tipologie di indici hanno il difetto che distorcono in parte la realtà, in quanto nel calcolo dei price index non viene considerata per intero la remunerazione che le società danno ai propri azionisti, ma solo quella concessa come apprezzamento in conto capitale (capital gain).

I dividendi non vengono quindi tenuti in considerazione nel calcolo di un indice di tipologia price e così il giorno dello stacco, i titoli subiscono nominalmente un deprezzamento che in teoria dovrebbe essere pari al dividendo pagato. Visto che Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), questo effetto nel lungo periodo finisce per pesare sul Ftse Mib, ma per ovviare a ciò è altresì possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib che tiene conto anche dello stacco e del reinvestimento di dividendi.