Notizie Notizie Italia Capitalizzazione Ftse Mib: Ferrari al primo posto, Enel riagguanta il secondo gradino del podio

Capitalizzazione Ftse Mib: Ferrari al primo posto, Enel riagguanta il secondo gradino del podio

5 Dicembre 2024 08:45

Ferrari resta ancora in vetta alla classifica di prima società di Piazza Affari in termini di capitalizzazione di mercato, con una market cap che scende però a 76,6 miliardi di euro rispetto ai 78,8 miliardi di inizio novembre. Cavallino rampante tallonato dalle altre due società che completano il podio: Enel che sale al secondo posto con una capitalizzazione di 70,2 miliardi, facendo slittare Intesa Sanpaolo (market cap di 66,6 miliardi) al gradino più basso del podio.

Un’altra big bank di Piazza Affari allunga le distanze dal podio: si tratta di UniCredit che ha visto la capitalizzazione passare da 69,8 a 61,9 miliardi; quinta posizione per Eni la cui capitalizzazione scende a 44,5 miliardi dai 46,3 miliardi della passata rilevazione.

La Borsa di Milano rappresenta il quinto mercato azionario in Europa per capitalizzazione e racchiude alcune delle maggiori realtà del Paese. In particolare, le 40 società incluse nell’indice Ftse Mib, ponderato per la market cap, rivestono un ruolo importante sia per Piazza Affari, sia per l’economia italiana.

Vediamo nel dettaglio quali titoli fanno parte del Ftse Mib e qual è il loro peso sull’indice.

Chi sono i più capitalizzati di Piazza Affari

Come emerge dalla tabella sottostante, ad oggi (4 dicembre 2024), la società del Ftse Mib con la maggior capitalizzazione è ancora Ferrari. Con una capitalizzazione complessiva che però scende rispetto a inizio novembre: oggi la Rossa di Maranello vale 76,6 miliardi rispetto agli 78,8 miliardi di euro rispetto alla passata rilevazione. Ferrari ha ora un peso pari 10,8% sul totale dell’indice Ftse Mib.

Al secondo posto c’è Enel che scavalca Intesa Sanpaolo. In particolare, la più grande utility italiana ha capitalizzazione pari a 70,2 miliardi, con una ponderazione all’interno dell’indice pari al 9,9%. Enel ha presentato il nuovo piano strategico 2025-27 che parla dell’avvio di “un nuovo capitolo di crescita sostenibile e creazione di valore grazie alla raggiunta solidità finanziaria”.

Perde terreno invece Intesa Sanpaolo con una capitalizzazione di mercato pari a 66,6 miliardi (da 71,6 miliardi) e registra un peso del 9,4% sul Ftse Mib. La banca guidata da Messina potrebbe essere spodestata come più grande istituto di credito in Italia dopo la mossa di UniCredit su Banco Bpm.

Tornando alla classifica di Piazza Affari, quarta posizione per UniCredit che ha una market cap di 61,9 miliardi (con un peso del 8,7% sull’indice). La banca di Piazza Gae Aulenti è finita sotto i riflettori questo mese per l’offerta pubblica di scambio su Banco Bpm. In quinta posizione Eni, con una capitalizzazione di mercato di 44,5 miliardi (peso al 6,3%).

Prosegue il momento ‘no’ di Stellantis che rimane dietro a Generali nella classifica sulla capitalizzazione di mercato. Quest’ultima ha ora una capitalizzazione di 43,8 miliardi mentre il big europeo dell’auto ha una market cap di 36,6 miliardi. A pesare su Stellantis le dimissioni volontarie del Ceo Carlos Tavares.

La classifica completa dei 40 titoli

I 40 titoli del Ftse Mib nella tabella seguente sono ordinati in base alla capitalizzazione di mercato decrescente, ovvero il valore totale delle sue azioni sul mercato (calcolata come moltiplicazione per il prezzo dell’azione per il numero delle azioni in circolazione).

Titolo Settore Ultimo prezzo (€) Variazione 1 anno Market Cap (mld €) Peso % sul Ftse Mib
Ferrari Automotive 425,40 30,1% 76,6 10,8%
Enel Utility 6,91 5,7% 70,2 9,9%
Intesa Sanpaolo Banche 3,74 38,8% 66,6 9,4%
UniCredit Banche 37,83 49,5% 61,9 8,7%
Eni Oil&Gas 13,55 -9,5% 44,5 6,3%
Generali Assicurazioni 27,89 48,0% 43,8 6,2%
Stellantis Automotive 12,11 -40,4% 36,6 5,2%
STMicroelectronics Tecnologia 24,84 -42,7% 22,4 3,2%
Tenaris Oil&Gas 18,62 16,4% 22,0 3,1%
Prysmian Industriali 65,26 80,9% 19,3 2,7%
Poste italiane Assicurazioni 13,61 36,8% 17,8 2,5%
Terna Utility 7,94 6,5% 16,0 2,3%
Leonardo Industriali 26,28 86,0% 15,2 2,1%
Snam Utility 4,44 -5,2% 14,9 2,1%
Moncler Moda e Lusso 47,41 -7,1% 13,0 1,8%
Mediobanca Banche 13,94 29,7% 11,6 1,6%
Banco BPM Banche 7,35 43,7% 11,1 1,6%
Recordati Health Care 51,70 14,2% 10,8 1,5%
FinecoBank Banche 15,88 27,7% 9,7 1,4%
Inwit Tlc e Media 9,80 -14,0% 9,4 1,3%
Banca Mediolanum Servizi Finanziari 11,22 36,7% 8,4 1,2%
Unipol Gruppo Assicurazioni 11,75 124,0% 8,4 1,2%
BPER Banca Banche 5,83 69,4% 8,3 1,2%
Banca MPS Banche 6,38 95,9% 8,0 1,1%
Campari Food&Beverage 6,11 -39,2% 7,5 1,1%
Nexi Industriali 5,71 -22,9% 7,0 1,0%
A2A Utility 2,15 10,2% 6,7 1,0%
Brunello Cucinelli Moda e Lusso 96,35 27,1% 6,6 0,9%
Diasorin Health Care 103,35 21,1% 5,8 0,8%
Amplifon Health Care 24,11 -13,8% 5,5 0,8%
Hera Utility 3,51 21,6% 5,2 0,7%
Pirelli&C Automotive 5,25 15,8% 5,2 0,7%
Saipem Oil&Gas 2,57 74,2% 5,1 0,7%
Telecom Italia Tlc e Media 0,23 -13,9% 5,1 0,7%
Interpump Group Industriali 45,14 7,7% 4,9 0,7%
Italgas Utility 5,47 6,0% 4,4 0,6%
Bca Pop Sondrio Banche 7,86 38,4% 3,6 0,5%
Azimut Servizi Finanziari 23,75 9,0% 3,5 0,5%
ERG Utility 20,06 -24,2% 3,0 0,4%
Iveco Group Automotive 9,86 30,2% 2,7 0,4%

Fonte: Bloomberg, elaborazione ufficio studi Borse.it, dati al 4 dicembre 2024

Come funziona il Ftse Mib

Il Ftse Mib, come la maggior parte degli indici, è un price index, ovvero un indice che viene calcolato sommando le capitalizzazioni di mercato di tutte le società che ne fanno parte. Tuttavia, queste tipologie di indici hanno il difetto che distorcono in parte la realtà, in quanto nel calcolo dei price index non viene considerata per intero la remunerazione che le società danno ai propri azionisti, ma solo quella concessa come apprezzamento in conto capitale (capital gain).

I dividendi non vengono quindi tenuti in considerazione nel calcolo di un indice di tipologia price e così il giorno dello stacco, i titoli subiscono nominalmente un deprezzamento che in teoria dovrebbe essere pari al dividendo pagato. Visto che Piazza Affari è una delle Borse più generose al mondo in termini di dividendi (mediamente del 3-4% annuo), questo effetto nel lungo periodo finisce per pesare sul Ftse Mib, ma per ovviare a ciò è altresì possibile prendere come riferimento la versione Total Return del Ftse Mib che tiene conto anche dello stacco e del reinvestimento di dividendi.