Caos politico in Italia, palla passa a Cottarelli: giù Ftse Mib, spread sfonda 230. Di Maio va all’attacco
L’incertezza rimane ancora elevata sul fronte politico italiano, con la possibilità di ritorno alle urne che torna prepotentemente in primo piano. E così gli asset tricolore rimangono ostaggio delle vendite: giù Piazza Affari, che dopo un avvio in rialzo ora cede circa il 2% sotto la soglia psicologica di 22 mila punti affossata dai principali titoli del comparto finanziario, e sale la febbre Btp-Bund con il differenziale che ha sfondato la soglia di 230 punti base (massimi da dicembre 2013). E ancora il cambio euro/dollaro che torna a indebolirsi, dopo la partenza sopra la soglia di 1,17. Questo lo scenario sui mercati quando manca circa un’ora alla chiusura della Borsa milanese. La salita al Colle di Carlo Cottarelli, l’ex commissario alla Spending Review dei governi Letta e Renzi, che ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non ha sortito nessun effetto placebo sui mercati, dopo le ultime 24 ore che sono state a dir poco convulse per la politica nazionale. E’ in atto un vero e proprio scontro istituzionale acceso dalla decisione di Mattarella di dire “no” a Paolo Savona all’Economia, facendo di fatto naufragare il Governo di Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Poco prima della chiusura di Piazza Affari il ledear dei grillini, Luigi Di Maio, che ieri ha chiesto l’impeachment per il Capo dello Stato, è andato all’attacco. In diretta su Facebook ha dichiarato “E’ l’ora della mobilitazione. “Ieri sera è stata la notte più buia della democrazia italiana. Il presidente della Repubblica Mattarella ha deciso di scavalcare le sue prerogative istituzionali, e di non far andare al Governo una forza politica che ha preso 11 milioni di voti, mettendo tecnici alla Monti – ha dichiarato Di Maio – Avremo un governo non solo non votato dal popolo ma neppure dal Parlamento, un vergognoso unicum nella storia della Repubblica“. Le ragioni di questo video? “Chiamo tutti i nostri iscritti e i nostri elettori alla mobilitazione e in secondo luogo voglio smontare tutte le bufale e le falsità che i media hanno iniziato a far circolare”.
Cottarelli, i tempi sono stretti
“Mi presenterò al Parlamento con un programma che, in caso di fiducia, prevede l’approvazione della legge di bilancio per il 2019, in seguito alla quale il Parlamento verrebbe sciolto con le elezioni a inizio 2019. In assenza di fiducia, il Governo si dimetterebbe immediatamente e il suo principale compito sarebbe la gestione ordinaria dell’amministrazione, accompagnando il Paese alle elezioni dopo il mese di agosto“. E’ quanto ha dichiarato Cottarelli al termine del colloquio con Mattarella. L’economista, consapevole del rischio di non ricevere la fiducia, ha aggiunto: “Mi impegno a non candidarmi alle prossime elezioni e chiederò la stessa cosa agli altri membri del governo. Negli ultimi giorni sono aumentate le tensioni nei mercati finanziari, ma voglio sottolineare che l’Italia assiste a un’economia in crescita, i conti pubblici sono sotto controllo. Un governo da me guidato assicurerebbe la gestione prudente dei conti pubblici”.
Elezioni anticipate in vista
Con questo scenario e alla luce delle dichiarazioni di Cottarelli, l’ipotesi di elezioni anticipate aumenta. “Con l’aggravarsi della crisi politica, il rischio di elezioni anticipate ritorna“, scrivono gli analisti di Barclays in un report diffuso oggi. In particolare, dopo la recente escalation delle tensioni politiche in Italia, “il principale rischio associato al ritorno alle urne nel breve periodo, oltre al proseguimento dell’attuale paralisi politica, è l’escalation della retorica contro l’UE”, aggiungono gli esperti della banca inglese, secondo i quali sarà fondamentale valutare quale strategia Movimento 5 Stelle e Lega decideranno di seguire in vista di un possibile ritorno alle urne”.