Caos Huawei affossa le big Tech Ue, STM arriva a -8%
Lunedì nero per STMicroelectronics e le altre big tecnologiche europee. L’escalation della guerra commerciale, con Huaweisempre più bersaglio numero uno degli Usa, sta mettendo al tappeto l’intero settore con il rischio di un’interruzione delle forniture verso il colosso cinese, secondo produttore al mondo di smartphone.
STM paga dazio in quanto è produttore di componenti per Huawei. A Piazza Affari il titolo STM è arrivato a cedere l’8% a 14,29 euro. Calo di oltre il 5% a Francoforte per Infineon; Ad Amsterdam Asml cede il 3,8%.
Anche Stm potrebbe tagliare forniture a Huawei
Le indiscrezioni odierne vedono tutte le big Usa, a seguito della decisione dell’Amministrazione Trump di inserire Huawei nella black list, pronte a tagliare le forniture a Huawei. E anche i colossi dei semiconduttori europei potrebbero fare lo stesso. Il quotidiano Nikkei Asian Review riporta che anche Infineon avrebbe deciso di sospendere la fornitura di chip a Huawei in virtù dei rischi legali che insorgono per le società che portano avanti affari con le società inserite dagli Usa nella black list (tali società rischiano a loro volta di essere inserite nella black list). Il quotidiano nipponico menziona anche STM, che potrebbe decidere in merito già questa settimana.
STM aveva indicato una forte crescita del fatturato per il trimestre in corso, legata anche a un nuovo programma per Huawei e che a questo punto potrebbe saltare e pertanto gli analisti di Equita ritengono tenere una certa cautela sul titolo in virtù dei rischi legati all’interruzione delle forniture a Huawei.
Le ripercussioni della stretta di Trump
L’ordine esecutivo dell’amministrazione statunitense, che ha vietato alle società statunitensi di trattare direttamente con il gigante delle telecomunicazioni Huawei, sta avendo le prime ripercussioni con Alphabet (Google) che ha limitato l’accesso ai dispositivi Huawei per gli aggiornamenti ai servizi Android.
La mossa di Google è probabilmente la prima di una lunga serie. I maggiori produttori di chip sarebbero infatti pronti a sospendere le forniture a Huawei dopo che l’amministrazione statunitense ha collocato la maggiore società tecnologica cinese nella sua “Black List”. Stando alle ultime indiscrezioni riportate da Bloomberg, le società Intel, Qualcomm, Xilinx e Broadcom sarebbero pronte a congelare le fornitura di software e componenti a Huawei al fine di rispettare gli ordini della Casa Bianca. Intel fornisce a Huawei i chip per i server e i processori per la sua linea di portatili. Sempre secondo Bloomberg, il colosso cinese si era già mosso per tempo accumulando scorte di chip e processori dai fornitori statunitensi per almeno per tre mesi.