Buffett: per le criptovalute andrà a finire male, acquisterei un contratto put su ciascuna di esse
Sulle criptovalute, in generale, “posso dire quasi con certezza che faranno una brutta fine“. Warren Buffett, numero uno di Berkshire Hathaway, non si lascia trascinare dall’entusiasmo degli investitori verso il mondo delle monete digitali, che si tratti di Bitcoin, Ripple, Ethereum e altre.
Nel corso di un’intervista rilasciarta alla Cnbc, l’oracolo di Omaha precisa:
“Non so come e quando ciò accadrà, ma so una cosa: acquisterei un contratto put a cinque anni su ogni criptovaluta, e sarei felice di farlo, perchè non shorterei mai qualcosa che valga anche solo dieci centesimi”.
Alla domanda sulla sua riluttanza a effettuare scommesse short, Buffett afferma: “Ho già problemi a gestire affari che penso di conoscere un po’. Perchè mai dovrei assumere una posizione short o long su qualcosa di cui non so nulla?”
Buffett conferma di non aver investito nulla nelle criptovalute, e assicura: “Non accumuleremo mai una posizione” su questi asset.
L’opinione di Buffett è condivisa in toto dal suo braccio destro, Charlie Munger, che avverte gli investitori sul rischio di formazione di bolle sia per il Bitcoin che per il mercato del venture capital.
Riguardo al venture capital, in particolare, Munger avverte che “ci sono troppi soldi” sul settore, e paragona l’attuale contesto in cui versano i mercati alla bolla dot-com del 2000.
Già lo scorso anno Munger aveva fatto notizia quando, in un discorso proferito alla University of Michigan School of Business aveva detto che il Bitcon era “una follia totale”, da evitare come “se fosse la peste”.