Notizie Notizie Italia Btp: spread ai minimi da settembre 2016 su accordo Grosse Koalition. Ma questi livelli sono destinati a durare?

Btp: spread ai minimi da settembre 2016 su accordo Grosse Koalition. Ma questi livelli sono destinati a durare?

7 Febbraio 2018 17:19

Decisa discesa dello spread che si porta ai minimi da settembre 2016, sotto la soglia psicologica di 120. Il differenziale tra Btp a dieci anni e Bund ha toccato nel pomeriggio un minimo in area 118, con una variazione negativa di oltre il 6 per cento. La giornata era iniziata sopra 128 punti base. Adesso il differenziale è risalito verso quota 120 punti base. Il rendimento del bond decennale italiano sul mercato secondario si attesta invece all’1,931% (minimo intraday a 1,907%) e il tasso del Bund di pari scadenza è allo 0,7260% (minimo di giornata allo 0,688%)

Ma quali sono le ragioni alla base di questa discesa? Il movimento è in parte da ricondurre alle indicazioni che sono arrivate dal fronte politico tedesco, con l’accordo in Germania per la Grosse Koalition. Secondo quanto riportano diversi organi di stampa tedeschi, i conservatori della cancelliera Angela Merkel e i socialdemocratici di Martin Schulz avrebbero raggiunto un’intesa.
“L’accordo raggiunto nelle ultime ore tra cristiano democratici e socialdemocratici in Germania ha sicuramente contribuito all’ulteriore riduzione dello spread tra il decennale tedesco e il nostro decennale domestico – spiega Andrea Melo, trader indipendente specializzato sui titoli governativi.

Dal punto di vista strettamente operativo, secondo la view di Andrea Melo, uno spread a 120 punti non è destinato a durare nel breve termine. “Il sell-off sui mercati Usa e l’accordo raggiunto in Germania – spiega Melo – non mi fanno dimenticare che esiste un compratore di debito chiamato Bce che ha da un mese dimezzato i suoi acquisti (30 miliardi al mese in meno) , che l inflazione core è 1,4% quindi ben lontana dal 2% , che il dollaro viene svalutato dagli States a danno proprio dell’Europa ed in particolare dell’Italia, che il debito italiano continua ad aumentare indipendentemente dai governi che fino ad ora si sono succeduti e che le prossime elezioni politiche si tradurranno in coalizione talmente ampia da rendere difficilmente governabile il paese”. Per tutte le ragioni menzionate, Melo reputa “molto interessante aprire posizione lunghe su bund e corte su btp a questi livelli”.