Notizie BTP rendimento schizza al 5%. I venti che soffiano sui mercati

BTP rendimento schizza al 5%. I venti che soffiano sui mercati

4 Ottobre 2023 11:21

Non accadeva dal 2012.  A fare notizia è il rendimento del BTp decennale che ha oltrepassato la soglia critica del 5%. Un movimento che arriva in uno scenario in cui regna il sell-off  sui bond e la  debolezza per il mercato azionario. Con gli investitori che guardano con preoccupazione alla prospettiva di tassi elevati a lungo.

Usa, “protagonisti nel bene e nel male”

Sui mercati si guarda agli Stati Uniti per alcuni dati arrivati dal mercato del lavoro ieri e per le nuove grane politiche. Lo speaker Repubblicano alla Camera dei Rappresentanti, Kevin McCarthy, è stato, infatti, sfiduciato da un voto che ha visto un gruppo di Repubblicani della fronda parlamentare legata a Trump votare con i democratici.

Oltre al caso politivo, il mercato non perde di vista il quadro strettamente macroeconomico. Sotto la lente  il rapporto JOLTs, che mostra le dinamiche occupazionali. Ad agosto, il report JOLTs sulle offerte di lavoro ha mostrato un incremento di 690.000 unità, raggiungendo la cifra di 9,61 milioni posti disponibili, rispetto a 8,92 milioni del mese precedente. Il dato è stato decisamente sopra le aspettative ferme a 8,82 milioni.

Gli Stati Uniti, protagonisti nel bene e nel male dell’evoluzione dei mercati globali, stanno vivendo un periodo di resilienza straordinaria nel loro mercato del lavoro. Questa resilienza, unita ai commenti dei funzionari della Federal Reserve (FED) a favore del mantra ‘higher for longer‘, e l’incertezza politica interna, hanno scatenato un’impressionante ondata di vendite a livello globale e l’aumento dei rendimenti obbligazionari in tutto il mondo. In aggiunta a ciò, il dollaro statunitense continua a rafforzarsi”, commenta questa mattina Gabriel Debach, market analyst di eToro, sottolineando che “questa situazione ha spinto al rialzo i rendimenti obbligazionari, riflettendo l’ansia che un mercato del lavoro forte possa prolungare ulteriormente la politica restrittiva della Federal Reserve. Nonostante i dati che indicano un moderato tasso di inflazione, i tassi di interesse continuano a salire. Si sospetta che il deficit crescente del bilancio federale stia esercitando una pressione al rialzo sui tassi, poiché i mercati anticipano un aumento dell’emissione di titoli del Tesoro per finanziare il governo.

Tiene banco la prospettiva ‘higher for longer’

La prospettiva ‘higher for longer’ continua dunque a tenere banco sui mercati. Ed è stata rafforzata di recente da alcune dichiarazioni, come quelle di Raphael Bostic, presidente della Fed di Atlanta, che sostiene che i tassi di interesse dovrebbero rimanere elevati “per un lungo periodo” per riportare l’inflazione al target del 2%. In particolare, Bostic (membro votante nel 2024), ha dichiarato di attendersi un taglio solo a fine 2024.

“Il movimento sta continuando questa mattina e la forza indica che probabilmente ci sono vendite forzate/liquidazione di posizioni importanti dietro il fenomeno (qualcuno sul mercato pensa anche alla Cina)”, segnalano gli startegist di Mps Capital Services ricordando che oggi l’attenzione tornerà sui dati macro USA e, in particolare, sulle buste paga del settore privato (sondaggio ADP) e l’ISM servizi.

Spread, torna nel mirino quota 200

Lo spread rimette nel mirino quota 200 punti base, soglia varcata nelle passate giornate dopo i numeri della Nadef . Meno di un mese fa, gli analisti di Morgan Stanley predicavano prudenza e ricordavano quanto sarebbe stato impegnativa la stagione autunnale per il Governo Meloni. In un report che analizza i conti pubblici italiani scrivevano: “ci attendiamo un deficit fiscale più elevato e una crescita più debole” e “le attese sono di uno spread BTP/Bund a 10 anni in rialzo nel range 200-210 punti base” entro la fine dell’anno.

 

Btp Valore, i numeri delle prime giornate

Intanto il BTP Valore, giunto alla terza giornata di collocamento, continua a registrare risultati positivi. Nelle prime due giornate di collocamento, il titolo dedicato al mondo retail ha raccolto circa 9,3 miliardi di euro. La seconda edizione, che si chiude venerdì 6 ottobre alle ore 13 (salvo chiusura anticipata), ha una durata di 5 anni e prevede un extra premio finale di fedeltà oari allo 0,5% per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza. Venerdì scorso il Mef ha comunicato il codice Isin del titolo (IT0005565392) e la serie dei tassi cedolari minimi garantiti:

4,10% per il 1°, 2° e 3° anno;
4,50% per il 4° e 5° anno.

Tornando ai numeri, la prima edizione del BTP Valore andata in scena per la prima volta lo scorso giugno si era chiusa con un importo complessivo raccolto di 18.191,090 milioni di euro. Sempre a giugno, nel primo giorno di collocamento gli ordini complessivi a fine giornata erano stati di 5,4 miliardi di euro, a fronte di più di 180.000 contratti. I primi due giorni di collocamento avevano registrato ordini per oltre 10 miliardi, battendo i 9,91 miliardi raccolti dall’emissione precedente del Btp Italia.