BTP Italia, BTP Futura & Co? Le novità per il 2023
BTP Italia e al BTP Futura: cosa accadrà l’anno prossimo? E il 2023 sarà per caso l’anno del BTP autarchico o anche sovranista,come è stato definito?
Il Tesoro-Mef ha risposto a queste domande nelle ultime ore, con la pubblicazione delle “Linee Guida della gestione del debito pubblico per il 2023”.
Dal documento sono emersi diversi dettagli, relativi alle emissioni sia del 2022 che a quelle previste per l’anno prossimo ( decisamente tante).
Ed è emersa anche l’intenzione del Ministero delle Finanze di lanciare quella sorta di chiamata alle armi al risparmio delle famiglie italiane, affinché partecipi in modo più diretto all’acquisizione del debito pubblico made in Italy, attraverso la sottoscrizione di un BTP autarchico (idea della Lega) blinda-Italia.
Idea reiterata di recente anche da Davide Iacovoni, responsabile della Direzione Debito Pubblico presso il Dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia.
A parlare per primo di BTP autarchico era stato il quotidiano La Repubblica, che lo presentava in questo modo: “un po’’ Btp Italia e un po’ Btp futura; in più, con i vantaggi fiscali dei Pir, i piani individuali di risparmio che non fanno pagare capital gain e altri balzelli per chi li tiene in portafoglio almeno cinque anni”
Perchè autarchico?
Perché il nuovo BTP sarebbe destinato soltanto alle persone fisiche che risiedono in Italia. Obiettivo: un BTP che riesca a incentivare, come ha detto lo stesso ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti, il “coinvolgimento diretto dei risparmiatori italiani”.
Una spiegazione del perché e della forma che avrebbe il BTP autarchico l’aveva data al quotidiano lo stesso Giulio Centemero, promotore dell’idea, che aveva presentato già durante la scorsa legislatura una proposta di legge vicina all’idea che la Lega sta tornando ad accarezzare: quella, per l’appunto, dei buoni del Tesoro speciali.
Tanto che, appena iniziata la nuova legislatura, Centemero ha proposto come primo firmatario la “Disciplina dell’emissione di Buoni del Tesoro poliennali speciali”, assegnata il 10 novembre scorso in sede referente alle Commissione Bilancio della Camera.
“Lo scopo è portare i cittadini a investire – aveva detto Centemero a La Repubblica- basti pensare che sui conti correnti il contante è pari a sette volte il Pnrr: se si riuscisse a convogliarne anche la metà sull’economia reale l’effetto sarebbe enorme”.
Mef su BTP futura, BTP Italia e..BTP autarchico
Nel documento del Mef , questa chiamata alle armi è evidente laddove si testo fa riferimento espressamente ai “I titoli dedicati ai risparmiatori retail”:
Nel parlare di BTP Futura e BTP Italia, il Mef sottolinea infatti che “durante il prossimo anno, oltre a proporre questi strumenti, il Tesoro valuterà anche la possibilità di proporre ulteriori nuovi strumenti che possano risultare di interesse per il pubblico dei risparmiatori retail, tenuto conto di un contesto di tassi di interesse nettamente più elevati rispetto anche al recente passato”.
Ancora prima, viene ricordato che, “come noto il Tesoro da diversi anni persegue una politica di gestione del debito finalizzata tra l’altro ad ampliare il coinvolgimento dei piccoli investitori al dettaglio, che hanno la possibilità o necessità di investire somme anche contenute, nella detenzione diretta di titoli di Stato”.
“In un contesto di tassi di interesse storicamente molto bassi e di forte sviluppo di strumenti alternativi proposti dall’industria finanziaria, come quello che ha caratterizzato l’ultimo decennio, il perseguimento di questo obbiettivo è stato complesso e in effetti la quota dei titoli di Stato in mano a questi investitori in anni recenti è rimasta molto bassa”.
Il Mef ricorda però che, “durante il 2022, si è notata una prima inversione di tendenza, con questa quota che è tornata lievemente a salire nonostante la sottostante continua crescita dello stock di debito”.
Viene sottolineato che, “a questa evoluzione, oltre all’andamento dei tassi di interesse, hanno sicuramente contributo gli strumenti dedicati a questi risparmiatori che il Tesoro ha introdotto nell’ultimo decennio quali il BTP Italia e il BTP Futura”.
Ma, per l’appunto, il Tesoro nel 2023 si riserva anche la possibilità di ricorrere a emissioni di BTP diversi, nel tentativo di corteggiare il risparmio italiano.
Detto questo, cosa succede ai due titoli BTP Italia e BTP Futura?
BTP Italia e BTP Futura: la nota del Mef guardando al 2023
Così si legge nel documento pubblicato dal Tesoro “Linee Guida della gestione del debito pubblico per il 2023”:
“Con riferimento al BTP Italia, nel corso del 2022, in considerazione delle dinamiche inflazionistiche, il Tesoro ha profuso particolare impegno nel fornire ai risparmiatori retail uno strumento di protezione dall’inflazione, contribuendo ad allargare l’interesse verso una partecipazione diretta al debito pubblico da parte di un numero crescente di piccoli risparmiatori”.
Il Mef ha ricordato che, “nel corso dell’anno sono state infatti effettuate due emissioni di BTP Italia, per un ammontare complessivo di oltre 21 miliardi. Si tratta di un importo considerevole, in considerazione anche dell’esiguo ammontare dei reinvestimenti provenienti dall’unico titolo in scadenza nell’anno, pari a poco oltre 2 miliardi di euro. Pertanto, le emissioni nette sul comparto sono state ampiamente positive“.
“Nel 2023 verranno invece a scadenza tre titoli BTP Italia per complessivi 25 miliardi di euro circa”.
“Tenuto conto dei volumi in scadenza, e al fine di continuare a soddisfare la domanda degli investitori istituzionali e retail e di fornire uno strumento ormai consolidato di protezione dei loro risparmi, il Tesoro valuterà l’opportunità di effettuare una o più emissioni di BTP Italia nel corso dell’anno. Per quanto riguarda la scadenza, il Tesoro si riserva la massima flessibilità nel valutare in prossimità del collocamento la scadenza più opportuna per l’emissione del nuovo titolo”.
“In ogni caso – precisa ancora il Mef – i titoli eventualmente offerti nel corso del prossimo anno manterranno l’indicizzazione legata al tasso di inflazione nazionale e un premio fedeltà per gli investitori retail che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza”.
“Infine, in linea con quanto già avvenuto negli ultimi anni, il Tesoro si riserva di approfondire la possibilità di ricorrere ad operazioni straordinarie di gestione degli importi di BTP Italia in scadenza negli anni successivi, mediante operazioni di riacquisto o concambio, valutando la modalità più efficiente per la loro esecuzione”.
“Tali operazioni – si legge ancora – potranno essere utilizzate anche per fornire un adeguato sostegno alla liquidità e all’efficienza del mercato secondario dei titoli di tale comparto qualora dovessero verificarsi condizioni di mercato che richiedano un intervento in tale direzione”.
“Per quanto riguarda il BTP Futura, il titolo di Stato riservato esclusivamente al mercato retail, introdotto per la prima volta nel 2020 per finanziare i provvedimenti varati dal Governo per fronteggiare la crisi da Covid-19, va detto che, diversamente da quanto preannunciato, il Tesoro non ha ritenuto opportuno effettuare emissioni di BTP Futura nel corso del 2022″.
Guardando al 2023, “in riferimento alle caratteristiche del BTP Futura, il Tesoro si riserva la massima flessibilità nel valutare in prossimità del collocamento la scadenza più opportuna per l’emissione del nuovo titolo. I titoli offerti nel corso del prossimo anno potranno presentare le stesse caratteristiche finanziarie di quelli già presenti sul mercato o altre che verranno valutate appropriate”.
“Tuttavia, si confermerà il rimborso del capitale in unica soluzione alla scadenza al valore nominale e premio fedeltà collegato alla crescita dell’economia nazionale in termini nominali durante il periodo di vita del titolo, corrisposto in momenti diversi, per gli investitori che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza”.
“Come per le precedenti emissioni – conclude il Mef nella sezione dedicata ai BTP Italia e ai BTP Futura – i BTP Italia e i BTP Futura saranno emessi direttamente sulla piattaforma MOT, il mercato elettronico regolamentato di Borsa Italiana dedicato agli scambi al dettaglio, avvalendosi del supporto alla raccolta ordini di banche dealer scelte direttamente dal Tesoro tra gli Specialisti in titoli di Stato. Inoltre, mentre per il BTP Italia sarà prevista una fase di emissione ad hoc separata e successiva per gli investitori istituzionali, per il BTP Futura, trattandosi di un titolo riservato esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini, questa fase non sarà prevista”.