BTP Green: da interventi finanziati impatti sul PIL per circa 20 miliardi di euro
Ammodernamento sostenibile nel settore trasporti, realizzazione di progetti per l’efficienza energetica, azioni a tutela dell’ambiente e della diversità biologica. E ancora, prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare, ricerca in materia di sostenibilità ambientale, nonché la produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili. Sono queste le principali categorie di spesa finanziate attraverso le emissioni del BTP Green tenutesi nel 2023, per un valore complessivo di 13,9 miliardi di euro. Lo rende noto il Ministero dell’economia e delle finanze nel “Rapporto 2024 su Allocazione e Impatto – BTP Green”.
Btp Green: cosa sono e come funzionano
I BTP Green, come ricorda il Tesoro, sono titoli a medio-lungo termine e presentano le medesime caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali. “Garantiscono un reddito fisso stabilito dalla cedola, pagata semestralmente, ed il rimborso del valore nominale alla scadenza”, segnalano dal Mef ricordando che il primo BTP Green, emesso dal Tesoro Italiano il 3 marzo 2021, ha scadenza 30 aprile 2045.
Entrando più nel dettaglio i titoli possono essere scambiati dagli investitori istituzionali sia sul mercato secondario regolamentato all’ingrosso (MTS), per operazioni non inferiori a 2 milioni di euro, che su quelli non regolamentati, mentre, i risparmiatori individuali possono negoziare il titolo sul MOT (Mercato Telematico delle Obbligazioni e dei titoli di Stato), dove sono consentite operazioni dal taglio minimo di 1.000 euro, o sulle altre piattaforme di negoziazione, secondo il principio della best execution introdotto con la Mifid.
BTP Green: le misure finanziate nel 2023
Il documento redatto da via XX Settembre sottolinea come nel periodo considerato, con il 41,5% del totale (pari a 5,75 miliardi di euro) gli interventi nella categoria “trasporti” costituiscono la principale voce di finanziamento.
All’efficienza energetica degli edifici è destinata una quota pari al 32,7% del totale (pari a 4,53 miliardi di euro), mentre alla tutela dell’ambiente e della diversità biologica (difesa del suolo e contrasto al dissesto idrogeologico, parchi e riserve naturali, infrastrutture idriche) è indirizzata una quota pari all’11,2% (pari a 1,55 miliardi di euro). L’8,6% delle risorse (pari a 1,19 miliardi di euro) è riservata alle misure di prevenzione e controllo dell’inquinamento ed economia circolare mentre il 5,3% è stato destinato alla ricerca in materia di sostenibilità ambientale.
L’impatto di queste misure consente di ridurre le emissioni di CO2 per oltre 67 milioni di tonnellate.
Da un punto di vista socio-economico, gli interventi finanziati producono effetti in termini di valore aggiunto quantificabili in circa 20 miliardi di euro corrispondenti all’1% del PIL italiano del 2023. Tale incremento della produzione dà luogo, inoltre, ad importanti effetti sulla domanda di lavoro, con una ricaduta occupazionale quantificabile in oltre 320 mila posti di lavoro.
Bankitalia: cresce il peso dei green bond
La sostenibilità è un driver principale nelle scelte di investimento di aziende ed enti governativi. A dimostrarlo il terzo Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili e sui rischi climatici di Banca d’Italia, secondo cui nel 2023 è cresciuto il peso delle obbligazioni verdi tra gli investimenti in titoli di Stato e in quelli emessi da organismi sovranazionali.
Nel portafoglio finanziario le obbligazioni verdi costituiscono il 4% degli investimenti in titoli di Stato (2,8% nel 2022) e il 24% degli investimenti in titoli di organizzazioni internazionali e agenzie (20,5% nel 2022).