Notizie Notizie Italia BTP 30 anni: i risultati. Boom domanda investitori esteri

BTP 30 anni: i risultati. Boom domanda investitori esteri

17 Febbraio 2023 11:14

Grande successo per il collocamento del BTP a 30 anni da parte del Tesoro italiano.

La domanda degli investitori è stata superiore di oltre cinque volte l’ammontare offerto, pari a ben 26,5 miliardi di euro.

Forte l’interesse degli investitori stranieri.

Il Tesoro italiano (Ministero dell’Economia e delle Finanze – Mef) ha comunicato nella serata di ieri i dettagli dell’emissione per 5 miliardi di euro tramite sindacato del nuovo benchmark BTP a 30 anni.

Il BTP, va ricordato, ha una scadenza al 1° ottobre 2053 e cedola annua pari al 4,5%.

Il collocamento del BTP a 30 anni è stato effettuato mediante sindacato costituito da cinque lead manager, Deutsche Bank A.G., J.P. Morgan SE, Nomura Financial Products Europe GmbH, Société Générale Inv. Banking e UniCredit S.p.A, e dai restanti Specialisti in titoli di Stato italiani in qualità di co-lead manager.

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“Hanno partecipato all’operazione poco meno di 200 investitori per una domanda complessiva pari a circa 26,5 miliardi di euro. La maggiore quota del collocamento del BTP a 30 anni è stata sottoscritta dalle banche (il 40,4%), mentre i fund manager ne hanno sottoscritto il 24%”, ha riferito il Tesoro, aggiungendo altri dettagli:

“Gli investitori con un orizzonte di investimento di lungo periodo hanno acquistato una rilevante quota dell’emissione pari al 28,7% (in particolare il 10,5% è andato a fondi pensione e assicurazioni, mentre il 18,2% è stato allocato a
istituzioni governative)”.

“Agli hedge fund -si legge ancora nel comunicato del Tesoro – è stato allocato il 6,5% dell’ammontare complessivo, mentre una quota residuale dello 0,4% è stata sottoscritta da imprese non finanziarie”.

Preponderante la partecipazione degli investitori stranieri, soprattutto europei: una grande fetta dell’emissione è stata sottoscritta in particolare da investitori UK. Così si legge ancora nel comunicato del Mef:

“La distribuzione geografica del titolo è stata estremamente diversificata, con una partecipazione che ha visto il coinvolgimento di più di 20 paesi: gli investitori esteri si sono aggiudicati la maggior parte dell’emissione (57,3%), mentre gli investitori domestici ne hanno sottoscritto il 42,7%”.

“Tra gli investitori esteri – ha precisato il Mef – la quota più rilevante del collocamento, circa il 53%, è stata sottoscritta da investitori europei, provenienti in particolare da Regno Unito (17,7%), Germania, Austria e Svizzera (9,6%), penisola iberica (7,2%), paesi scandinavi (6,1%), Francia (5,9%), Grecia (5,2%), Benelux (1,3%)”.

“Il resto dell’emissione è stato collocato al di fuori dell’Europa, in particolare in Nord America (3,1%), mentre una quota residuale pari allo 1,2% è stata allocata presso altri investitori non europei”.

Mentre gli investitori istituzionali si riversano sul BTP a 30 anni, gli investitori retail attendono l’emissione del nuovo BTP Italia, il titolo di Stato indicizzato al tasso di inflazione nazionale pensato per il risparmiatore individuale, che si terrà da lunedì 6 a giovedì 9 marzo 2023.

La scadenza del nuovo BTP Italia è fissata a cinque anni. Previsto un premio fedeltà pari all’8 per mille per coloro che acquistano il titolo all’emissione e lo detengono fino a scadenza, il 14 marzo 2028.

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