Brexit: rimbalzo sterlina su speranze di un accordo, ma quanto durerà?
Rimbalzo della sterlina nei confronti di dollaro ed euro. Sul mercato dei cambi la valuta di Sua Maestà ha guadagnato terreno nei confronti del biglietto verde e della moneta unica, mettendo a segno un progresso di quasi 1 punto percentuale. Al centro del movimento i colloqui sulla Brexit, che il mercato accoglie in maniera positiva.
Merkel disponibile a un accordo, Macron più scettico
Nell’incontro avvenuto ieri a Berlino con il premier inglese Boris Johnson, la cancelliera tedesca Angela Merkel ha auspicato di trovare una soluzione entro il prossimo mese sul nodo backstop, il meccanismo per evitare il ritorno a una frontiera fisica tra Irlanda e Irlanda del Nord, che sta avvelenando le trattative sulla Brexit. Le speranze sono state in parte raffreddate dal presidente francese Emmanuel Macron, che nell’incontro odierno con Johnson, ha affermato che qualsiasi modifica all’accordo attuale non sarà molto significativa. “Sia chiaro, entro 30 giorni non troveremo un nuovo accordo di recesso che sarà molto diverso da quello esistente”, ha detto Macron ai giornalisti. “Dobbiamo rispettare ciò che è stato negoziato”.
L’accordo sulla Brexit, che ha richiesto 19 mesi di trattative tra il predecessore di Johnson Theresa May, e gli altri 27 governi dell’Ue, è stato respinto tre volte dal Parlamento britannico. La strada nel trovare un nuovo accordo, quindi, rimane in salita. Per questa ragione (ma non solo), gli esperti di Swissquote avvertono che il recente rimbalzo della sterlina non dovrebbe godere di lunga vita.
Oltre al rischio di una no-deal Brexit, che rimane ancora lo scenario più probabile, gli esperti indicano altre questioni calde. “Il Cancelliere dello Scacchiere Sajid Javid dovrebbe postporre la nomina del successore di Mike Carney come governatore della Bank of England oltre la deadline della Brexit il prossimo 31 ottobre e precisamente a fine gennaio 2020 – sottolinea Vincent Mivelaz, analista di Swissquote – Anche il bilancio programmatico per il 2020 potrebbe subire la stessa sorte considerando l’eventualità di nuove elezioni una volta che il Parlamento inglese ritornerà dalle vacanze”.
La situazione non è molto chiara neppure sul fronte della politica di bilancio. Il deficit per i primi quattro mesi del 2019 ammontava a 16 miliardi di sterline, un balzo pari al 60% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sollevando il dubbio che il governo inglese sia in grado di mantenere il deficit al di sotto del 2% del Pil (pari a 29,3 miliardi di sterline) come pronosticato lo scorso marzo.