Brasile: costo del denaro scende ancora, fine dell’allentamento monetario si avvicina
La banca centrale del Brasile continua a ritmo spedito il suo ciclo di allentamento monetario con il costo del denaro ormai prossimo ai minimi storici grazie alla sponda del marcato rallentamento delle pressioni inflattive. L’istituto centrale carioca ha portato i tassi di interesse al livello basso di quattro anni per stimolare ulteriormente la ripresa economica iniziata negli ultimi trimestri dopo due anni di profonda recessione.
Tasso selic all’8,25% sui minimi dal 2013
Il Comitato di politica monetaria (Copom) del Banco Central do Brasil ha deciso all’unanimità di tagliare il tasso Selic, portandolo all’8,25% dal precedente 9,25 per cento. Si tratta del livello più basso dal 2013. Minore costo del denaro reso possibile dal rallentamento dell’inflazione ai minimi a circa 18 anni. Per la prossima riunione è atteso un nuovo taglio dei tassi, ma più moderato. Infatti l’istituto centrale ha dichiarato che il ritmo di attenuazione monetaria sarà probabilmente ridotto il mese prossimo. I tassi di interesse, ormai vicini ai minimi record di 7,25 per cento, sono “al di sotto dei livelli neutrali”, rimarca lo statement di ieri sera del Banco central do Brasil.
Inflazione ai minimi, ripresa economica ben incamminata
Le nuove previsioni di inflazione per il 2018 sono del 4,4% dal 4,3% precedente, comunque sotto il target del 4,5%. Ad agosto il tasso ufficiale di inflazione è sceso al livello più basso a 18 anni del 2,46%.
Nel primo trimestre dell’anno l’economia carioca ha ripreso a segnare un’espansione a livello congiunturale dopo due anni di profonda recessione. Per l’intero 2017 le attese di consensus sono di un +0,5% del Pil per poi accelerare a +2,1% il prossimo anno.