Borse europee volano con tregua dazi, rally storico di Wall Street

Fonte immagine: Getty Images
Avvio all’insegna dei forti rialzi per le principali Borse europee dopo l’annuncio della tregua sui dazi. Ieri il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato di avere autorizzato di mettere in pausa di 90 giorni i dazi reciproci ai danni di alcuni partner commerciali deli Usa (fatta eccezione per la Cina).
Un annuncio che ha scatenato il rally di Wall Street che ha chiuso in forte rialzo: il Dow Jones e l’S&P500 hanno terminato la seduta in crescita rispettivamente del 7,87% e del 9,52%, mentre il Nasdaq ha messo a segno un balzo a doppia cifra del 12,16%. Per l’S&P500 si tratta della migliore seduta da ottobre 2008, mentre Nasdaq ha registrato la seconda migliore seduta di sempre (gennaio 2001).
Panoramica sull’apertura delle Borse del 10 aprile 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 mostra un recupero e segna un rialzo dell’7,6%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib riacciuffa i 35mila punti e ora sale di oltre il 7% (nei primi minuti di scambi solo le utility facevano prezzo).
Rimbalzano anche il Dax tedesco (7,88%), il Cac40 francese (6,5%) e l’Ibex35 spagnolo (7,3%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, non ci sono segni negativi. La migliore è Prymian, seguita da Iveco Group e STMicroelectronics.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund scende sotto quota 120. Il rendimento del decennale tedesco risale al 2,70% e il Btp al 3,87%.
SEGUI: Valore Spread BTP/BUND 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla intorno a 1,0978 e il dollaro/yen risale verso quota 147.
Tra le materie prime, il petrolio Brent viaggia in calo sotto quota 65 dollari al barile, mentre il petrolio WTI cede il passo e si muove poco sopra i 62 dollari.
L’oro viaggia in rialzo 3.120 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin in forte recupero è a quota 82mila dollari.
L’agenda di oggi
E’ l’inflazione Usa in uscita nel primo pomeriggio italiano il market mover di giornata. Il Cpi per il mese di marzo è atteso in frenata sia nella componente headline sia core.
“Inflazione Usa prevista al ribasso dal 2,8% al 2,6%, un ribasso dell’inflazione in linea con quanto vediamo sugli altri dati macro che stanno confermando un rallentamento dell’economia – sostiene David Pascucci, analista dei mercati per XTB -. Secondo truflation, l’andamento dell’inflazione da fine 2024 è assolutamente ribassista, pertanto questo dato dovrebbe essere accompagnato da ulteriori dati al ribasso anche per il mese prossimo. Nel frattempo, oggi pomeriggio abbiamo anche l’importantissimo dato sulle richieste iniziali e continue di sussidi di disoccupazione che potrebbero aprire la via del rialzo del tasso di disoccupazione per il mese prossimo qualora dovesse registrare un ulteriore aumento rispetto al dato della scorsa settimana”.