Borse europee precipitano in apertura, cali del 7-8%

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Le borse europee aprono ancora in forte ribasso, in un’altra giornata critica per l’azionario a livello globale, dopo i crolli dei listini asiatici. Malgrado il sell-off che ha investito l’equity, Trump non ha mostrato segni di voler allentare le sue misure protezionistiche, parlando invece di una “medicina” necessaria e alimentando i timori degli analisti per una possibile recessione. Secondo le stime di Citigroup, un livello medio di dazi superiore al 20% mantenuto nel tempo potrebbe ridurre l’utile per azione dell’S&P 500 dell’11%, oltre a deprimere le valutazioni a causa di un incremento del rischio percepito.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 7 aprile 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 mostra un calo del 6%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib viaggia in ribasso del 6-7% sotto quota 32.000 punti.
Negativi anche il Dax tedesco (-7%), il Cac40 francese (-6%) e l’Ibex35 spagnolo (-8%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, nessun titolo del Ftse Mib sale e gran parte ha faticato ad entrare in contrattazione. Arretrano soprattutto Unicredit, Saipem, Intesa Sanpaolo e Azimut.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund si amplia con il rendimento del decennale tedesco in calo al 2,48% e il Btp poco mosso al 3,78%, in un contesto di flight to quality che premia i titoli di Stato più sicuri.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il cambio euro/dollaro oscilla intorno a 1,10 e il dollaro/yen arretra a 145,4.
Tra le materie prime, il petrolio Brent crolla ancora a 63,4 dollari al barile, frenato sempre dai timori per la domanda a causa dei dazi e del rallentamento dell’economia.
L’oro viaggia a 3.030 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin perde terreno a 74.500 dollari.
L’agenda di oggi e della settimana
L’attenzione è puntata soprattutto sulla riunione dei ministri del commercio UE, chiamati a dare una risposta comune alle tariffe di Trump.
In mattinata sono stati diffusi i dati sotto le attese sulla produzione industriale tedesca, in calo dell’1,3% rispetto al mese precedente, e sulla bilancia commerciale, con un surplus ampliatosi a 17,7 miliardi di euro a febbraio. Focus in giornata sulle vendite al dettaglio della zona euro e su un intervento di Piero Cipollone, membro del Comitato esecutivo della Bce.
Oltre all’evoluzione sul fronte dei dazi, nel corso della settimana si attendono i dati sull’inflazione statunitense (giovedì), un intervento di Christine Lagarde all’Eurogruppo (venerdì) e l’avvio della stagione di trimestrali statunitensi con i conti di Wells Fargo, JPMorgan e Morgan Stanley in calendario venerdì.