Borse europee, ottava inizia in rialzo. Attesa per Bce

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La prima seduta della settimana si chiude in territorio positivo per le Borse europee che provano così al lasciarsi alle spalle la passata ottava vissuta sull’ottovolante. A supportare i mercati le nuove dichiarazioni sulla guerra commerciale che questa volta parlano di una esenzione per i semiconduttori. Al momento, secondo quanto dichiarato dal presidente Usa Donald Trump, semiconduttori e prodotti elettronici sono esentati dai dazi bilaterali ma saranno soggetti a dazi specifici che saranno annunciati in settimana. Una mossa che ha allentato per il momento le tensioni commerciali e aumentato la propensione al rischio.
Giornate che restano calde sul fronte trimestrali, con i numeri del primo trimestre di Goldman Sachs in primo piano.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 14 aprile 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 termina in rialzo dello 2,3% circa, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib chiude a 35.007,14 punti (+2,88%).
Segno positivo anche per il Dax tedesco (2,6%) e il Cac40 francese (2,5%), poco mosso l’Ibex35 spagnolo (2,37%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, chiudono in evidenza Unipol, Banco Bpm, Telecom Italia.
Tra le peggiori del listino Amplifon, unico titolo in ribasso tra quelli del paniere principale.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund si riduce, con il Btp al 3,68% e il benchmark tedesco al 2,52%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul forex, il dollaro continua a perdere terreno rispetto alle altre valute. Il cambio euro/dollaro resta sopra la soglia di 1,13 e il dollaro/yen resta poco sopra quota 143.
Tra le materie prime, il petrolio Brent mostra una certa debolezza in area 64 dollari al barile
L’oro viaggia sotto i 3.200 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin recupera terreno 84.600 dollari.
L’agenda della settimana
In una seduta iniziata con pochi spunti macro, l’attenzione degli investitori è proiettata alla riunione della Bce del 17 aprile. Le attese del mercato sono per un nuovo taglio dei tassi, il sesto consecutivo in uno scenario che vede le tensioni commerciali in aumento e l’euro che si rafforza.
Secondo il global credit team di Algebris Investments, per la Bce c’è una svolta dovish all’orizzonte. “Le prospettive macroeconomiche dell’Eurozona appaiono ora più deboli e incerte rispetto alla riunione di marzo. I nuovi dazi, con un tasso minimo del 10%, colpiranno il continente, mentre le pressioni inflazionistiche derivanti dalla nuova politica commerciale sono in calo e l’euro si è rafforzato inaspettatamente. Questi fattori potrebbero inclinare decisamente la bilancia del rischio verso una posizione più dovish”, scrivono gli esperti della società di gestione del risparmio globale.
“Le proiezioni di marzo erano piuttosto ottimistiche sulla crescita, basandosi su modelli che prevedevano una valuta più debole a causa dei dazi, in contrasto con la realtà attuale dei mercati. Prevediamo che la Bce possa tagliare i tassi di 25 punti base, ma vediamo anche il rischio di un significativo cambiamento nella forward guidance”, concludono da Algebris.