Avvio di scambi all’insegna dell’incertezza per le principali Borse europee nella settimana del simposio di Jackson Hole. Dopo i rialzi della passata ottava e il recupero rispetto ad inizio agosto, i listini del Vecchio continente si muovono oggi in ordine sparso. Al momento Piazza Affari è tra le poche con la Borsa di Madrid a strappare un segno positivo.
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi al palo, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,25% a 33.129 punti.
Cautela per il Dax tedesco (-0,14%), il Cac40 francese (-0,01%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,27%).
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Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Bper Banca, Telecom Italia e Nexi.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Leonardo, Unipol e DiaSorin.
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Sull’obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,61% e il benchmark tedesco al 2,19%.
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Sul Forex, sotto osservazione lo slancio ribassista del dollaro che sta aumentando. “Alcuni eventi di questa settimana, come i verbali del Fomc di luglio, le revisioni annuali delle nonfarm payrolls e gli interventi della Federal Reserve potrebbero aumentare le perdite del dollaro”, segnalano da ING.
Intanto stamattina il cambio euro/dollaro viaggia in area a 1,1040.
Tra le materie prime, avvio di settimana debole per il petrolio Brent che viaggia sotto gli 80 dollari al barile.
Prosegue,invece, la salita dell’oro che viaggia saldo sopra i 2500 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 58.610 dollari.
La settimana prende il via con un’agenda macroeconomica pressochè priva di dati. L’attenzione degli investitori è già direzionata al simposio della Fed di Jackson Hole (da giovedì a sabato), e in particolare al discorso del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, di venerdì 23 agosto durante il quale il numero uno della banca centrale Usa potrebbe preparare il terreno per il primo taglio dei tassi a settembre.
Intanto arrivano altri spunti ‘dovish’ dalla Fed. I recenti dati economici degli Stati Uniti hanno dato alla presidente della Federal Reserve Bank di San Francisco, Mary Daly, “maggiore fiducia” che l’inflazione sia sotto controllo e che sia arrivato il momento di considerare l’allentamento della politica monetaria, ma l’economia “non è in una situazione d’urgenza”. In un’intervista al quotidiano “Financial Times“, Daly ha esortato a un approccio “prudente” verso la politica monetaria, respingendo i timori che erano aumentati nelle ultime settimane circa il rischio di un brusco rallentamento dell’economia statunitense.
Daly, che quest’anno è un membro votante del Federal Open Market Committee (Fomc), ha parlato prima della conferenza Jackson Hole della Fed, uno degli eventi clou della settimana, durante il quale interverrà il presidente Jerome Powell nel suo keynote del 23 agosto.
Guardando all’agenda dei prossimi giorni per la zona euro da monitorare il dato sulla crescita dei salari che verrà pubblicato giovedì prossimo dalla Bce.
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