Borse europee in frenata, pagano cali Wall Street. Euro sotto 1,22 alla vigilia della Bce e di Draghi
Giornata all’insegna delle vendite per le principali Borse europee che pagano il deciso calo di Wall Street, frenata a sua volta dal balzo dei rendimenti dei Treasury a dieci anni. E così i listini del Vecchio continente percorrono la strada della cautela alla vigilia dell’appuntamento con la riunione della Banca centrale europea (Bce) di domani: poco dopo le 10 il Ftse 100 di Londra cede lo 0,3%, mentre il Dax e il Cac40 lasciano sul terreno rispettivamente lo 0,7% e lo 0,11 per cento. Da segnalare sul mercato forex l’andamento del cambio euro/dollaro scivolato questa mattina sotto la soglia di 1,22.
Tornando alle performance degli indici statunitensi, ieri la seduta è terminata con l’indice Dow Jones è sceso dell’1,74%, mentre l’S&P 500 e il Nasdaq hanno lasciato sul parte rispettivamente l’1,34% e l1,7 per cento.
“Una parte importante nelle vendite è da attribuirsi ai nuovi massimi di rendimento del Treasury (il decennale ha toccato quota 3%) – scrive questa mattina Alessandro Balsotti, Jci Capital Limited -. A differenza di altre volte però la marcata avversione al rischio non è riuscita a generare un effetto auto-limitante facendo scendere i rendimenti con i meccanismi della corsa al bene rifugio rappresentato dall’obbligazionario risk-free, di cui la carta governativa US è il rappresentante per antonomasia. I tassi sono rimasti testardamente vicini ai massimi anche nella fase più violenta di sell-off“.
E in una giornata priva di riscontri economici di rilievo, l’attenzione degli investitori va alla stagione delle triemstrali che è iniziata anche a Piazza Affari. Oggi sono stati pubblicati i conti di STM (in testa al listino Ftse Mib con un rialzo di quasi il 5%) e domani sono attesi quelli di Fca. Negli Stati Uniti alla prova dei conti saranno chiamati i titoli tecnologici, un settore che è stato ieri al centro delle vendite, come è spesso accaduto nelle giornate negative delle ultime settimane. Dopo i numeri di Google che ha battuto le attese oggi tocca a Facebook presentare i numeri del primo trimestre. Domani spetta invece a Microsoft, Amazon e Intel.
Come anticipato, domani occhi puntati al meeting della Bce, e ancora di più alle parole del presidente Mario Draghi che terrà la consueta conferenza stampa a partire dalle 14.30. Secondo gli strategist di Ig, la prossima riunione del consiglio direttivo della banca centrale europea , bollata da qualcuno come un “non evento, presenta qualche elemento di interesse.
“L’aspetto in assoluto più interessante sarà la valutazione dei banchieri centrali sullo stato della crescita economica nel Vecchio Continente – sottolinea Filippo Diodovich di Ig -. I dati macroeconomici sono stati abbastanza chiari nel mostrare un significativo rallentamento della crescita, un peggioramento degli indici di fiducia assieme a un forte rialzo dei prezzi degli energetici che potrebbe alimentare le pressioni inflazionistiche“. “I toni che saranno utilizzati dal governatore Mario Draghi saranno caratterizzati da una forte cautela, facendo leva proprio sui principali downside risk, ovvero una moneta unica forte sui mercati valutari e il possibile sviluppo di una guerra commerciale globale”, aggiunge l’esperto, secondo il quale le aspettative sull’inflazione saranno un tema centrale della discussione di Draghi.