Sul Forex, cambio euro/dollaro recupera terreno oggi a quota 1,0288 e dollaro/yen a un passo da 158.
Borse europee chiudono positive, domani test inflazione Usa
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Chiusura positiva per le principali Borse europee, con Piazza Affari tra le migliori del Vecchio continente. Listini europei in recupero dopo i ribassi della vigilia, con gli investitori che si sono soffermati su alcuni dati macro, come il PPI Usa che è salito meno delle attese, in vista del market mover dell’ottava che è l’inflazione Usa. Dati, insieme a quelli del mercato del lavoro Usa, che la Fed di Jerome Powell esaminerà in vista delle prossime mosse sui tassi.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 14 gennaio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 archivia gli scambi in rialzo dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib registra un rialzo di quasi l’1% e chiude sopra la soglia dei 35mila punti.
Rialzi anche per il Dax tedesco (+0,57%), il Cac40 francese (+0,25%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,56%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo sulle banche con Intesa Sanpaolo, Popolare di Sondrio e Bper Banca sul podio.
Al contrario, le vendite colpiscono anche oggi Nexi, ma anche Campari e DiaSorin.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, si amplia lo Spread Btp/Bund con il titolo a 10 anni italiano in aumento al 3,84% e il benchmark tedesco al 2,62%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, dopo la corsa di ieri oggi il petrolio Brent perde terreno e viaggia poco sopra gli 80 dollari al barile.
L’oro viaggia in area 2.686 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, Bitcoin si muove sopra i 95.000 dollari.
L’agenda degli eventi
Inflazione in primissimo piano negli Stati Uniti, con i dati sui prezzi alla produzione oggi e quelli in uscita domani sui prezzi al consumo di dicembre. Dati macro sotto osservazione dopo la sorpresa arrivata venerdì dai dati sul mercato del lavoro, con nonfarm payrolls superiori alle attese e un tasso di disoccupazione inaspettatamente in calo.
Intanto oggi il primo test sui prezzi ha mostrato l’indice PPI salire ma meno delle attese. Nel complesso l’aumento dell’inflazione al consumo, atteso dagli analisti, rafforzerebbe le scommesse del mercato di una Fed più cauta nel tagliare i tassi di interesse nelle prime riunioni del 2025.
Domani è poi atteso l’avvio della stagione degli utili negli Stati Uniti, con le banche americane protagoniste. Sono attesi i risultati finanziari del quarto trimestre di Citigroup, JPMorgan, Wells Fargo e Goldman Sachs (domani 15 gennaio).Il giorno successivo (giovedì 16 gennaio) è prevista la pubblicazione dei numeri di BoFa e Morgan Stanley.