Sul Forex, il cambio euro/dollaro si è stabilizzato a 1,0925 mentre il dollaro/yen si è assestato a 146,49 in lieve calo rispetto alla giornata di ieri.
Borse europee chiudono la settimana in positivo. Debole l’apertura a Wall Street
Le principali borse europee hanno chiuso l’ultima seduta della settimana in positivo, senza colpi di scena rispetto all’apertura all’insegna della cautela. Più incerta, invece, la giornata a Wall Street dopo il rally di ieri. All’avvio delle contrattazioni odierne il Dow Jones Industrial Average segna un calo dello 0,15% a 39.388,63 punti, l’S&P 500 cresce dello 0,1% a 5.324,58 punti e il Nasdaq Composite perde lo 0,05% a 16.650,90 punti.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 9 agosto 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in lieve rialzo dello 0,08%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in positivo dello 0,13%% a 31.782 punti.
Positivi il Dax tedesco (+0,25%), il Cac40 francese (+0,31%), e l’Ibex35 spagnolo (+0,73%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo, Banca Mediolanum e Nexi.
Al contrario, i peggiori del listino sono Generali, Unipol e Amplifon.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,64% e il benchmark tedesco al 2,19%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 79,47 dollari al barile., in lieve aumento rispetto alla giornata di ieri.
L’oro viaggia in zona 2.468 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 60.329 dollari, in lieve rialzo del 2% rispetto alle 24 ore precedenti.
L’agenda degli eventi
Alla fine, è prevalsa la cautela anche a Wall Street, che ha aperto i battenti in calo dopo il rally della vigilia in una giornata che è stata all’insegna della forte volatilità per i listini europei.
Guardando alla sfera macro, nel pomeriggio non sono stati diffusi dati di rilievo e così gli investitori si sono concentrati su quelli arrivati dalla Cina. In particolare, le indicazioni sull’inflazione e sui prezzi alla produzione per il mese di luglio). L’indice dei prezzi al consumo ha mostrato una crescita dello 0,5% su base annua a luglio contro la crescita dello 0,3% del consensus Bloomberg e a un ritmo più forte rispetto alla lettura di luglio quando era pari a +0,2%. Il dato sui prezzi alla produzione ha, invece, mostrato una flessione dello 0,8%, rispetto al -0,9% indicato dal consensus e in linea con la lettura di giugno.
In Europa sono arrivate, invece, indicazioni sul fronte dei prezzi: prima in Germania, poi in Italia. Il dato sull’inflazione di luglio in Germania confermato nella lettura finale a +2,3% su base annua e a +0,3% su base mensile. A luglio l’inflazione è risalita leggermente in Italia. Stando ai dati definitivi comunicati dall’Istat, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha mostrato un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,3% su base annua (da +0,8% del mese precedente), confermando la stima preliminare.
Restando in tema di inflazione, la prossima settimana è atteso il Cpi Usa in calendario il 14 agosto. “Sarà importante monitorare la componente servizi ex housing (c.d. supercore) che nelle ultime due letture ha evidenziato una variazione negativa a livello mensile. In generale, dati in linea con le attese vanno nella direzione auspicata dalla Fed e dovrebbero confermare le attese di un taglio a settembre”, segnalano gli strategist di Mps Capital Services.