Sul Forex, il cambio euro/dollaro si è stabilizzato a 1,0952 e il dollaro/yen si è assestato a 147,00 in lieve calo rispetto a ieri.
Borse europee chiudono in positivo, +0,25% per Piazza Affari. In rialzo anche Wall Street
Le principali borse europee hanno chiuso in positivo, confermando l’andamento di inizio giornata dopo la buona performance della Borsa di Tokyo. Seduta positiva in apertura anche per Wall Street grazie ai dati sui prezzi alla produzione di luglio che hanno registrato un incremento inferiore rispetto alle previsioni degli analisti. In apertura di seduta il Dow Jones è salito di 91,09 punti (+0,23%), l’S&P 500 ha guadagnato 40,17 punti (+0,75%) e il Nasdaq è aumentato di 193,91 punti (+1,16%).
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 13 agosto 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in positivo dello 0,49%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in positivo dello 0,25% a 32.006 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,54%), il Cac40 francese (+0,35%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,73%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Nexi, Brunello Cucinelli e Hera.
Al contrario, i peggiori del listino sono Telecom Italia, Bper Banca e Finecobank.
SEGUI: Quotazioni titoli Piazza Affari
Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,63% e il benchmark tedesco al 2,15%.
SEGUI: valore spread Btp/Bund 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 80,91 dollari al barile..
L’oro viaggia in zona 2.510 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 59.531 dollari, in lieve calo rispetto alle 24 ore precedenti.
L’agenda degli eventi
Wall Street parte bene, dopo i riscontri arrivati dalla pubblicazione dell’indice dei prezzi al consumo (PPI). Considerato dagli investitori un test della settimana sull’inflazione, l’indice dei prezzi alla produzione Usa è aumentato dello 0,1% a luglio rispetto al mese precedente (consensus Bloomberg indicava un rialzo mensile dello 0,2%). Su base annua il dato ha mostrato una crescita del 2,2% contro il +2,7% della passata rilevazione (dato rivisto da +2,6%), rispetto al +2,3% del consensus Bloomberg. Un dato che ha rafforzato le scommesse degli investitori sulla possibilità che la Fed possa annunciare il suo primo taglio dei tassi (ampiamento atteso) a settembre.
“Nessuna minaccia per il fronte inflazione con la pubblicazione dei prezzi alla produzione di luglio”, ha sottolineato Krishna Guha di Evercore, in un commento apparso su MarketWatch. “I componenti che si collegano direttamente alla misura PCE, quella preferita dalla Fed per misurare l’inflazione, sono stati misti ma senza destare preoccupazioni”. Intanto domani occhi puntati sulla lettura di luglio dell’inflazione Usa, che nella versione core dovrebbe rallentare al 3,2% dal 3,3%.
Non solo il PPI Usa, sono diversi i dati macro che si sono susseguiti oggi. In primo piano anche lo stato di salute dell’economia tedesco dopo la diffusione dell’indice Zew in forte calo. L’indice di fiducia degli investitori tedeschi è, infatti, crollato a 19,2 punti dai 41,8 di luglio. Un dato decisamente inferiore al consensus Bloomberg che indicava un calo in area 34 punti e che si porta sui minimi da gennaio. Oltremanica sono, invece, stati diffusi alcuni dati sul mercato del lavoro. Focus sul tasso di disoccupazione che è sceso al 4,2% sui tre mesi a giugno, secondo la rilevazione dell’Ilo, dal 4,4% della passata rilevazione.