Notizie Notizie Mondo Borse europee caute: tornano le vendite su tensioni Cina-Usa. A Piazza Affari, focus su banche e Stm

Borse europee caute: tornano le vendite su tensioni Cina-Usa. A Piazza Affari, focus su banche e Stm

17 Gennaio 2019 09:58

Sulle Borse europee prevalgono i segni meno, con uno scenario internazionale quanto mai incerto per il caos Brexit e le ultime indiscrezioni sulla questione commerciale tra Stati Uniti e Cina. Quando è trascorsa menso di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, l’indice Dax e il Cac40 sono in ribasso rispettivamente dello 0,64% e dello 0,38%. A Londra l’indice Ftse100 segna un -0,37%, dopo che la premier Theresa May ha superato il test della mozione di sfiducia (325 i voti della Camera dei Comuni contrari, rispetto a 306 favorevoli). La premier May ha confermato che il suo governo continuerà a lavorare per assicurare la realizzazione della Brexit e ha aggiunto che è suo dovere trovare il modo di ottenere l’approvazione del Parlamento.

Sui mercati piombano le nuove tensioni sull’asse Pechino-Washigton che sono tornate a salire dopo i rumors pubblicati da “The Wall Street Journal“, secondo cui l’amministrazione Trump avrebbe aperto un’indagine sul colosso cinese Huawei per aver rubato i segreti industriali di alcune aziende americane. Preoccupa anche lo shutdown record in Usa che alimenta i timori del suo impatto sull’economia. Timori anche sul rallentamento dell’economia cinese. Ieri la People’s Bank of China ha iniettato una cifra record di 560 miliardi di yuan ($83 miliardi) nel sistema finanziario del Paese.

Quanto all’Italia, gli investitori non perdono di vista la questione banche, dopo l’exploit di ieri, in vista anche dell’audizione odierna alla Camera del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, su Banca Carige (commissariata dalla Banca centrale europea a inizio 2019). Ieri le banche avevano centrato il rimbalzo trainate da Unicredit (+5,8%). L’istituto di piazza Gae Aulenti ha rimarcato che in virtù delle azioni intraprese e tenendo conto delle dinamiche del portafoglio di crediti deteriorati, ritiene che il dialogo normativo con la Bce possa portare a un impatto basso, a una sola cifra in termini di punti base, sul suo CET1 in riferimento alla copertura aggiuntiva del suo stock di crediti deteriorati, per ogni anno fino al 2024, data indicata dalla Bce nella sua comunicazione.

Tra i titoli da monitorare oggi anche Stm che si posiziona sul fondo del Ftse Mib, sotto il peso della debole guidance della TSMC per il primo trimestre 2019. Ribassi anche per le big del comparto bancario, Unicredit che cede circa l’1,20%, mentre Banco Bpm e Ubi Banca lascia circa l’1 per cento. Nelle file dei migliori Campari, Amplifon e Saipem con rialzi inferiori all’1 per cento.

Spread sotto controllo
Quanto al fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund si mantiene sotto quota 257. “La facilità con cui il mercato sta digerendo emissioni per oltre 16 miliardi nello spazio di qualche giorno (le aste di venerdi più il 15 anni emesso nella giornata di martedì) dimostra che il quadro tecnico è al momento assai robusto per la carta italiana – afferma Giuseppe Sersale, strategist di Anthilia Capital Partners Sgr -. Una considerazione che può essere estesa agli asset italiani in generale, visto come Piazza Affari sta mostrando una certa forza relativa nell’ultimo periodo: a 1 mese è il migliore tra i principali mercati azionari della zona euro con +3% contro il -0,5% dell’Eurostoxx e il +1% dello Stoxx 600”. Secondo Sersale anche “il quadro tecnico per il Ftse Mib sembra promettente, con l’indice che dopo il falso break di dicembre sembra pronto a tentare un’uscita rialzista dal recente trading range”.