Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,0282 e il dollaro/yen scambia intorno a 157,2.
Borse europee caute dopo stop Wall Street, oggi arriva Ism manifattura
L’ultima seduta della settimana prende il via all’insegna della cautela e dell’incertezza per le principali Borse europee, compresa Piazza Affari. Un avvio in lieve calo dopo la chiusura in rosso di Wall Street che ieri ha visto due delle “Magnifiche 7” sotto pressione (Tesla e in parte anche Apple).
Panoramica sull’apertura delle Borse del 3 gennaio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in calo dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib frena ora dello 0,6% in area 34.349 punti.
Modesti guadagni per il Dax tedesco (+0,07%), giù il Cac40 francese (-0,34%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,05%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, ancora acquisti sui petroliferi e in particolare su Saipem .
Vendite invece su Stellantis, Bper Banca e Diasorin.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, in calo lo Spread Btp/Bund con il titolo a 10 anni italiano al 3,52% e il benchmark tedesco al 2,36%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent si muove poco sotto i 78 dollari al barile.
L’oro viaggia in area 2.668 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, il Bitcoin risale e supera i 96mila dollari.
L’agenda degli eventi
“Ci avviamo alla chiusura della primissima settimana di trading dell’anno, una settimana di transizione tra il vecchio e il nuovo anno che di fatto non offre spunti interessanti tranne in alcuni casi, come ad esempio il mercato valutario che va a settare nuovi parametri tecnici degni di nota, soprattutto se contestualizzati alla settimana entrante, quella relativa al mercato del lavoro Usa e che di fatto potrebbe essere la settimana più importante del mese”, sottolinea David Pascucci, analista dei mercati per XTB.
L’esperto si sofferma sui dati di ieri e spiega: “Dopo il record assoluto delle richieste continue di sussidi di disoccupazione che abbiamo visto nel corso della scorsa settimana, abbiamo visto ieri un brusco calo delle richieste continue di sussidi, un calo che alimenta i dubbi sull’uscita del prossimo dato sul tasso di disoccupazione Usa, vero e proprio market mover per il 2025 e che di fatto é strettamente correlato all’andamento delle richieste di sussidi”.
Intanto oggi, dopo la carrellata di dati in uscita ieri con gli investitori concentrati sui Pmi manifatturieri di Italia e Spagna, oltre ai dati finali di Francia, Germania ed eurozona, si guarda all’indice Ism manifatturiero di dicembre per gli Stati Uniti. Nel corso della mattinata la Germania pubblicherà il tasso di disoccupazione.
Una settimana, ricordano gli strategist di Mps Capital Services, che è stata “povera di dati macro di rilievo a causa del proseguimento del periodo di festività checomporterà la chiusura di importanti mercati”. Tra questi la Borsa di Tokyo che riaprirà i battenti la prossima settimana.