Notizie Indici e quotazioni Borse Europa terminano in rosso azzerando i rialzi iniziali

Borse Europa terminano in rosso azzerando i rialzi iniziali

29 Luglio 2024 17:45

Le principali borse europee chiudono negative la prima seduta della settimana, dopo una partenza in rialzo.

Panoramica sulla chiusura delle Borse del 29 luglio 2024

Indici Europa e Italia

L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dell’1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,51% a 33.640,83 punti.

Negativi anche il Dax tedesco (-0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,4%) e il Cac40 francese (-1%).

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Migliori e Peggiori a Piazza Affari

Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo, Stmicroelectronics ed Eni.

Al contrario, i peggiori del listino sono Stellantis, Campari e Nexi.

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Obbligazionario e spread Btp/Bund

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,7% e il benchmark tedesco al 2,36%.

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Forex, Commodity e Cripto

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si indebolisce a 1,082 mentre il dollaro/yen si attesta a 153,9 con la valuta nipponica prossima a registrare la sua migliore performance mensile rispetto al dollaro di quest’anno.

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Tra le materie prime, il petrolio Brent a 79 dollari al barile, sui minimi da sei settimane, in vista del meeting dell’Opec+ del 3 agosto.

L’oro viaggia in zona 2.370 dollari l’oncia.

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Bitcoin scambia in area 67.500 dollari.

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L’agenda degli eventi

Giornata relativamente tranquilla in vista di una serie di appuntamenti chiave nei prossimi giorni, sul fronte delle banche centrali, delle trimestrali e dei dati macro.

Mercoledì sono attese le decisioni della Bank of Japan e della Federal Reserve, il giorno dopo toccherà alla Bank of England. Non si prevedono variazioni dei tassi di interesse, anche se Fed e Boe dovrebbero preparare il terreno per i rispettivi tagli previsti a settembre e agosto. La banca centrale giapponese dovrebbe invece annunciare i dettagli della riduzione di acquisti di obbligazioni, ma non è da escludere un aumento dei tassi.

Al centro dell’attenzione anche gli utili di Apple, Amazon.com e Microsoft, in seguito al crollo azionario innescato da un inizio deludente della stagione di trimestrali delle megacap.

Da seguire anche il dato sull’inflazione dell’eurozona, in programma mercoledì, uno degli indicatori chiave che potrebbero convincere la Bce ad abbassare ancora il costo del denaro a settembre. In programma venerdì i dati sul mercato del lavoro statunitense, dopo il core Pce di venerdì (stabile al 2,6%).