Borse Europa terminano in rialzo dopo l’inflazione Usa. A Wall Street nuovi massimi per S&P 500
Le principali borse europee chiudono la seduta odierna in rialzo, mentre a Wall Street l’indice S&P 500 aggiorna il proprio massimo storico dopo i dati sull’inflazione Usa.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 15 maggio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,61% a 35.366,20 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+0,8%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo Interpump Group dopo i conti del primo trimestre, seguita da Banca Monte Paschi Siena e Leonardo.
Al contrario, i peggiori del listino sono Diasorin che interrompe una striscia di rialzi di quattro sedute consecutive, Poste Italiane che ha diffuso i risultati e ha approvato i termini dell’accordo con Cdp sul risparmio postale.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Rendimenti obbligazionari in calo in scia alla discesa dei Treasury. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,72% e il Bund al 2,42%
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex il cambio euro/dollaro si apprezza a 1,087 e il dollaro/yen scende sotto quota 155 in scia all’indebolimento del biglietto verde.
Tra le materie prime, il petrolio Brent in un range ristretto a 82,5 dollari al barile.
L’oro scambia in area 2.380 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 61.800 dollari.
L’agenda degli eventi
Negli Usa, i prezzi al consumo hanno evidenziato un rallentamento in linea con le attese, con l’inflazione headline al 3,4% e l’indice al 3,6% annuo. Le vendite al dettaglio sono rimaste invariate su base mensile (-0,1% al netto di auto e benzina), suggerendo un raffreddamento dei consumi che hanno fin qui sostenuto i prezzi. I dati odierni, dunque, rafforzano complessivamentele possibilità di un taglio dei tassi a settembre da parte della Fed.
In Europa, invece, il membro francese del Consiglio direttivo Bce, Villeroy, ha sostanzialmente confermato la riduzione del costo del denaro a giugno.
Per quanto riguarda l’Italia, la Commissione UE ha alzato le stime sul Pil di quest’anno allo 0,9% ma ha limato quelle per il 2025 all’1,1% (rispettivamente da +0,7% e +1,2%).