Borse Europa terminano contrastate l’ottava. Focus sulle trimestrali
Le principali borse europee chiudono contrastate l’ultima seduta della settimana, in una giornata senza particolari spunti macro e con il focus prevalentemente sulle trimestrali. A Wall Street i principali indici viaggiano in rialzo con S&P 500 e Nasdaq che aggiornano i massimi storici.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 9 febbraio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta con un progresso dello 0,30% a 31.156,06 punti.
Deboli il Dax tedesco (-0,2%), il Cac40 francese (-0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Iveco Group in vetta dopo i conti, seguita da Leonardo, che ha confermato la guidance 2023.
Al contrario, le vendite sulle utilities Hera, A2a ed Erg.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sull’obbligazionario lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in aumento al 3,95% e quello del Bund al 2,38%, mentre i Treasury decennali Usa salgono al 4,18%.
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Forex e Commodity
Sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,078 e il dollaro/yen è pari a 149,3.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si stabilizza sopra 81 dollari al barile dopo i rialzi di questa settimana, mentre sul Forex il cambio euro/dollaro è poco mosso a 1,078 e il dollaro/yen è pari a 149,3.
I dati macro di oggi
A Wall Street, nuovo record per l’S&P 500 sopra quota 5.000 punti, mentre la revisione dei dati Cpi sull’inflazione non ha segnalato grossi stravolgimenti, alimentando le speranze di rallentamento dei prezzi a supporto di tagli dei tassi nel breve termine.
Dall’agenda macro sono giunti i dati italiani di dicembre sulla produzione industriale, in aumento dell’1,1% su base mensile e oltre le attese.
Gli eventi della prossima settimana
Nei prossimi giorni abbonderanno le pubblicazioni di dati macro, tranne che in Cina, dove i mercati sono chiusi per il capodanno cinese. Riguardo all’Asia, l’attenzione sarà tutta sul Giappone, che martedì renderà noto l’indice dei prezzi alla produzione di gennaio e giovedì divulgherà il dato preliminare del Pil del quarto trimestre del 2023.
Dall’altra parte del mondo, ad attirare l’attenzione sarà il contesto della crescita europea. Per l’Eurozona, la pubblicazione dei dati preliminari del Pil del quarto trimestre del 2023 è prevista per mercoledì, mentre il Regno Unito li pubblicherà giovedì. Altri importanti aggiornamenti saranno l’indagine ZEW sulla fiducia delle imprese in febbraio in Germania (martedì), i dati sulla produzione industriale (mercoledì) e sulla bilancia commerciale (giovedì) dell’Eurozona.
Anche gli investitori statunitensi saranno inondati di dati: sull’inflazione si attendono i dati dell’indice dei prezzi al consumo e l’indice dei prezzi alla produzione di gennaio, rispettivamente martedì e venerdì, e venerdì arriveranno anche i dati sulle aspettative sull’inflazione al consumo di febbraio, dall’Università del Michigan. Anche la giornata di giovedì sarà importante, con i dati sulle vendite al dettaglio, la produzione industriale e la fiducia dei costruttori statunitensi.
Durante la settimana parleranno anche diversi banchieri centrali, sia Bce (giovedì la presidente Christine Lagarde) che Fed. Infine, ormai agli sgoccioli la stagione delle trimestrali negli Usa (almeno per ciò che riguarda le big cap, aspettando i conti di Nvidia il 21 febbraio) prosegue invece in Europa con diverse società italiane, tra cui, Eni.