Sul Forex, cambio euro/dollaro in leggero rialzo a 1,1035 e dollaro/yen in assestamento a 142,4.
Borse Europa terminano con rialzi diffusi dopo la decisione della Bce di tagliare i tassi
Le principali Borse europee chiudono in rialzo, dopo la riunione della Bce e le parole di Christine Lagarde.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 12 settembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in rialzo dell’1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in progresso dello 0,84% a 33.453,78 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+1,1%), il Cac40 francese (+0,5%) e l’Ibex35 spagnolo (+1,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Telecom Italia, Banco Bpm e Unicredit.
Al contrario, i peggiori del listino sono Hera, Erg e Snam.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,54% e il benchmark tedesco al 2,15%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 72,7 dollari al barile, a causa della tempesta nel Golfo del Messico che ha messo in secondo piano le previsioni dell’IEA sulla domanda in rallentamento.
L’oro viaggia in zona 2.550 dollari l’oncia, toccando un nuovo massimo storico a 2.555 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 57.600 dollari.
L’agenda degli eventi
La Bce ha tagliato di 25 punti base il tasso di interesse sui depositi, al 3,5%, mentre il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale saranno ridotti rispettivamente al 3,65% e al 3,90%. Invariate le stime sull’inflazione complessiva dell’eurozona, in calo quelle sul Pil fino al 2026.
Nella conferenza stampa al termine del meeting, Christine Lagarde ha affermato che l’inflazione domestica è ancora troppo elevata, a causa delle pressioni sui salari, mentre i rischi per la crescita restano orientati al ribasso. La presidente ha ribadito che l’approccio resta guidato dai dati e che non esiste un percorso predeterminato per i tassi di interesse.
Contrastata Wall Street all’indomani dei dati sui prezzi al consumo statunitensi che hanno evidenziato un rallentamento in linea con le attese, anche se il dato core è rimasto stabile. Nel complesso, i dati supportano la prima riduzione dei costi di finanziamento nella riunione della prossima settimana, ma le scommesse su una mossa da mezzo punto percentuale si sono ridotte.
Dall’agenda macro sono giunti oggi anche i prezzi alla produzione (+1,7% a/a e +2,4% il dato core, in linea con le attese) e le richieste di sussidi di disoccupazione (in lieve aumento a 230 mila). In Italia, il tasso di disoccupazione del secondo trimestre è sceso al 6,8%.