Sul Forex, il dollaro continua a rafforzarsi nei confronti delle altre valute dopo il balzo seguito all’esito delle elezioni, spinto anche dai rumors sulla possibile nomina del falco dei dazi Robert Lighthizer come responsabile delle politiche commerciali nell’amministrazione Trump. Il cambio euro/dollaro scende a 1,065 e il dollaro/yen si deprezza a 153,9.
Borse Europa terminano all’insegna degli acquisti risollevandosi dalla recente debolezza
Le principali Borse europee chiudono la prima seduta della settimana all’insegna degli acquisti, mentre Wall Street viaggia contrastata dopo gli ultimi record della scorsa settimana.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 11 novembre 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in progresso dell’1,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in rialzo dell’1,56% a 34.343,83 punti.
Positivi anche il Dax tedesco (+1,3%) e il Cac40 francese (1,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,3%).
SEGUI: Indici di Borsa Mondiali
Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Leonardo, Azimut e Amplifon.
Al contrario, i peggiori del listino sono i titoli del lusso frenato dalla delusione per lo stimolo fiscale cinese come Moncler, Brunello Cucinelli e poi Erg.
Obbligazionario e spread Btp/Bund
Rendimenti in calo sull’obbligazionario europeo. Lo spread Btp-Bund con il decennale italiano in discesa al 3,59% e il benchmark tedesco al 2,33%.
SEGUI: valore spread Btp/Bund 10 anni
Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 72 dollari al barile.
L’oro viaggia in zona 2.610 dollari l’oncia.
Bitcoin sale in area 84.000 dollari.
L’agenda degli eventi
In assenza di spunti macroeconomici rilevanti e con il mercato obbligazionario statunitense chiuso per festività, il focus è già proiettato agli appuntamenti dei prossimi con l’inflazione americana (mercoledì) e un intervento del presidente della Fed, Jerome Powell (giovedì). Attenzione anche alla seconda lettura del Pil dell’eurozona, i verbali della Bce (sempre giovedì) e le vendite al dettaglio Usa (venerdì).