Borse Europa sottotono in avvio mentre si attende il meeting Bce
Le principali borse europee aprono in territorio negativo la seduta odierna, aspettando l’esito della riunione della Bce di oggi.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 7 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in ribasso dello 0,3%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un calo dello 0,2% in area 33.200 punti.
Negativi anche il Dax tedesco (-0,5%), il Cac40 francese (-0,4%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,2%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Nexi, Saipem e Bper Banca.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto su Pirelli, Telecom Italia e Brunello Cucinelli.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano al 3,66% e quello del Bund al 2,33%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco sotto quota 1,09 e dollaro/yen in calo a 148 yen per dollaro, con la valuta giapponese in rafforzamento in scia alle speculazioni su un possibile aumento dei tassi già a marzo da parte della Bank of Japan.
Tra le materie prime, il petrolio Brent cede parte dei guadagni della vigilia tornando sotto gli 83 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 2.155 dollari l’oncia, dopo aver toccato un nuovo massimo storico oltre i 2.160 dollari.
Nel frattempo, il Bitcoin rimane in area 66.700 dollari, dopo aver aggiornato questa settimana il proprio massimo storico.
L’agenda macro
Numerosi spunti di rilievo sui mercati. Oggi c’è la seconda riunione del 2024 della Bce che lascerà i tassi invariati per il quarto incontro consecutivo. Le nuove proiezioni economiche dovrebbero rafforzare le argomentazioni a favore dell’inizio dei tagli entro la fine dell’anno, anche se la presidente Lagarde manterrà con ogni probabilità toni cauti.
Ieri il numero uno della Fed, Jerome Powell, ha ribadito che la banca centrale statunitense non ha fretta di ridurre i costi di finanziamento finché i politici non saranno convinti di aver vinto la battaglia contro l’inflazione.
Nel frattempo, i dati sulle offerte di lavoro negli Usa sono rimasti elevati, mentre le buste paga nel settore privato hanno registrato un altro forte mese di aumento a febbraio, anche se leggermente al di sotto delle stime. Il Beige Book della Fed ha mostrato che l’economia statunitense si è espansa a un ritmo modesto rispetto all’inizio dell’anno, mentre i consumatori hanno mostrato una maggiore sensibilità all’aumento dei prezzi.
In programma domani il job report ufficiale, con i nonfarm payrolls attesi a 200.000 e il tasso di disoccupazione stabile al 3,7%.