Borse Europa, seduta sottotono in attesa dei verbali della Fed e dei conti di Nvidia
Le principali borse europee chiudono la seduta in territorio negativo, mentre Wall Street oscilla intorno alla parità in attesa dei verbali della Fed e dei conti di Nvidia, questi ultimi in uscita a mercati chiusi.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 22 maggio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 chiude le contrattazioni in ribasso dello 0,5%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,41% a 34.460,52 punti.
Negativi anche il Dax tedesco (-0,3%), il Cac40 francese (-0,6%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolar modo su Stmicroelectronics, Banca Monte Paschi Siena e Amplifon.
Al contrario, i peggiori del listino sono Bca Pop Sondrio, Snam e Italgas.
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Obbligazionario e spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund con il decennale italiano al 3,82% e il Bund al 2,53%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,084 e il dollaro/yen sale a quota 156,5.
Tra le materie prime, il petrolio Brent a 82 dollari al barile, dopo i dati odierni sulle scorte Usa in aumento e la riunione del 1° giugno dell’Opec+.
L’oro scambia in area a 2.390 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia in area 70.200 dollari.
L’agenda degli eventi
Riflettori puntati sui verbali della banca centrale americana, anche se le ultime dichiarazioni dei funzionari sono concordi nel predicare cautela sui tagli dei tassi. I conti di Nvidia invece saranno utili per valutare le prospettive nel settore dell’intelligenza artificiale, che ha trainato i mercati nell’ultimo anno e mezzo.
Domani la Bce pubblicherà i dati sulle negoziazioni salariali, ma intanto gli omologhi dati tedeschi pubblicati dalla Bundesbank hanno evidenziato un aumento del 6,2% nel primo trimestre, superiore alle attese. Un’eventuale lettura più elevata del previsto anche nella zona euro potrebbe alimentare le preoccupazioni in ottica di inflazione e di futuri tagli dei tassi, dopo il taglio ormai scontato nella riunione di giugno.
Nel Regno Unito, i prezzi al consumo hanno rallentato ad aprile, scendendo a 0,3% su base mensile e al 2,3% su base annua, dallo 0,6% e dal 3,2% di marzo, pur risultando superiore alle aspettative. Il dato core è calato dal 4,2% al 3,9%, contro il 3,6% previsto.
Domani verranno diffusi anche gli indici PMI europei e americani, oltre che sui dati relativi alle negoziazioni salariali della zona euro.