Sul Forex, il cambio euro/dollaro si indebolisce ulteriormente a 1,025 e il dollaro/yen scambia intorno a 157,6.
Borse Europa positive nel primo atto del nuovo anno
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Seduta volatile per le principali Borse europee, in un clima ancora festivo e caratterizzato da volumi di scambio sottili. Partenza sopra la parità per Wall Street nei primi scambi del 2025.
Panoramica sulla chiusura delle Borse del 2 gennaio 2025
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 termina in rialzo dello 0,4%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib registra un progresso dello 0,55% a 34.374 punti, al termine di una seduta caratterizzata da alti e bassi.
Modesti guadagni in chiusura di contrattazioni anche per il Dax tedesco (+0,6%), il Cac40 francese (+0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (+0,7%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare sui petroliferi Eni e Saipem in scia al greggio, oltre a Recordati.
In calo invece i bancari Bper Banca, Bca Mps e Bca Pop Sondrio.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale statunitense è in area 4,57%. Poco mosso lo Spread Btp/Bund con il titolo a 10 anni italiano al 3,53% e il benchmark tedesco al 2,37%.
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Forex, Commodity e Cripto
Tra le materie prime, il petrolio Brent supera di slancio i 76 dollari al barile dopo il calo delle scorte settimanali negli Usa, seppur inferiore alle attese. Attenzione anche al rally del gas, che rimane in prossimità dei 50 euro/Mwh dopo lo stop delle forniture russe tramite l’Ucraina e un guasto a un impianto GNL in Norvegia.
L’oro viaggia in area 2.655 dollari l’oncia.
Fra le criptovalute, il Bitcoin si riavvicina a $97.500.
Focus sugli indici Pmi
In giornata sono giunti i primi dati macroeconomici significativi del 2025. In Cina, a dicembre, l’indice Caixin Pmi manifatturiero si è attestato a 50,5 punti, in rallentamento dai 51,5 di novembre e al di sotto del consensus (51,7).
Il Pmi manifatturiero in Italia ha superato le attese ma è rimasto in zona contrazione per il nono mese consecutivo, mentre le letture finali nel resto dell’eurozona confermano la debolezza del settore.
Negli Usa, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione al 28 dicembre sono state 211 mila, in diminuzione rispetto alla settimana precedente e sotto le attese. In calo a 1,844 milioni le richieste continue al 21 dicembre. Domani il focus si concentrerà soprattutto sull’Ism manifatturiero di dicembre, mentre il Pmi è migliorato a 49,4 punti.
Sul fronte banche centrali, la Presidente della Bce, Christine Lagarde, ha affermato in un post su X che l’obiettivo di inflazione del 2% è ormai vicino e la speranza è di raggiungerlo nel corso del 2025.