Borse Europa poco mosse in avvio, focus sul job report Usa
Le principali borse europee aprono l’ultima seduta della settimana poco distanti dalla parità, in attesa dei dati sul mercato del lavoro americano.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 8 marzo 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,1%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,1% in area 33.400 punti.
Poco mossi anche il Dax tedesco (-0,2%), il Cac40 francese (+0,1%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Iveco Group, Saipem e Nexi.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto A2a, UniCredit ed Erg.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,59% e quello del Bund al 2,28%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,093 e dollaro/yen in area 148 yen per dollaro, con la valuta giapponese sostenuta dalle speculazioni su un possibile aumento dei tassi già a marzo da parte della Bank of Japan.
Tra le materie prime, il petrolio Brent risale sopra 83 dollari al barile, mentre l’oro si attesta a 2.169 dollari l’oncia, nuovi massimi storici.
Nel frattempo, il Bitcoin supera i 67.300 dollari, tornando in prossimità del massimo storico aggiornato nei giorni scorsi.
L’esito della Bce e oggi il job report Usa
La Bce ha lasciato invariati i tassi di interesse per la quarta riunione consecutiva e ha tagliato le stime di crescita e inflazione, prevedendo un 2% già nel 2025. Nella conferenza al termine dell’incontro, la presidente Lagarde ha ribadito che serviranno più prove di discesa dei prezzi per tagliare i tassi, affermando che a giugno il Consiglio direttivo ne saprà molto di più. I trader hanno incrementato le scommesse sull’allentamento monetario, scontando pienamente quattro riduzioni da 25 bp nel corso dell’anno.
Ora l’attenzione si sposta sul job report statunitense, in uscita domani, da cui si prevedono nonfarm payrolls a 200.000 unità e un tasso di disoccupazione stabile al 3,7%. Nel frattempo, le richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa si sono mantenute a livelli storicamente bassi, segnalando un mercato del lavoro ancora resiliente.
Ieri il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha dichiarato che l’istituto non è distante dal punto in cui avrà fiducia necessaria per allentare la politica monetaria. I tagli dei tassi “possono iniziare e inizieranno” quest’anno e i responsabili sono ben consapevoli dei rischi di riduzioni troppo tardive.