Borse Europa partono in ordine sparso all’indomani della Bce. Oggi Pce Usa
Le principali borse europee aprono la seduta odierna ordine sparso dopo la riunione di ieri della Bce che, secondo come da attese, non ha apportato modifiche ai tassi di interesse.
Wall Street ha chiuso la seduta in rialzo con l’indice S&P 500 e il Nasdaq 100 che hanno aggiornato i record storici, mentre prosegue la carrellata dei conti trimestrali delle big tech.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 26 gennaio 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in rialzo dello 0,3%, mentre a Piazza Affari, l’indice Ftse Mib mostra al momento un progresso dello 0,2% in area 30.200 punti.
Sottotono il Dax tedesco (-0,2%), mentre salgono il Cac40 francese (+1,4%) grazie ai conti di LVMH e l’Ibex35 spagnolo (+0,1%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari gli acquisti in particolar modo su Campari, Brunello Cucinelli e Moncler. Il tutto grazie anche ai dati positivi di LVMH sia nel lusso sia negli alcolici.
Al contrario, vendite soprattutto su Stmicroelectronics , Iveco Group e Banca Monte Paschi Siena.
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Andamento Spread Btp / Bund
Sul fronte obbligazionario, lo Spread Btp/Bund , con il rendimento del decennale italiano in calo al 3,77% e quello del Bund al 2,26%, mentre i Treasury decennali Usa si sono ridotti al 4,11%.
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Forex e Commodity
Sul Forex, l’euro/dollaro poco mosso a 1,083, mentre il dollaro/yen si muove in area 147,8.
Tra le materie prime, il petrolio Brent si apprezza a oltre 82 dollari al barile.
Il verdetto Bce, oggi Pce Usa
Ieri la Bce ha mantenuto invariati i tassi per la terza riunione consecutiva, ribadendo che l’inflazione sta scendendo. La presidente ha dichiarato che è prematuro parlare di tagli dei tassi e non si è discostata dalle dichiarazioni rilasciate a Davos in merito alla possibilità di iniziare a ridurre i costi di finanziamento dall’estate. Tuttavia, i mercati hanno interpretato le sue parole come accomodanti, intensificando nuovamente le scommesse su un possibile taglio già ad aprile.
Negli Usa, il Pil del quarto trimestre ha battuto le attese registrando un incremento del 3,3% su base annualizzata. Per l’intero 2023, la crescita economica acquisita è pari al 2,5%.
Oggi i riflettori sono puntati sul deflatore Pce di dicembre, la misura preferita dalla Fed per misurare l’inflazione negli Usa. Prosegue intanto la stagione di trimestrali, dopo i conti deludenti di Intel diffusi ieri sera.