Borse Europa partono in lieve ribasso all’indomani del meeting Fed
Le principali borse europee aprono la seduta con ribassi frazionari, dopo i record di Wall Street in seguito ai dati sull’inflazione Usa e alla riunione della Fed.
Panoramica sull’apertura delle Borse del 13 giugno 2024
Indici Europa e Italia
L’indice Euro Stoxx 50 si trova dopo pochi minuti di scambi in calo dello 0,2%, mentre a Piazza Affari l’indice Ftse Mib mostra al momento un ribasso dell0 0,4% in area 34.200 punti.
Deboli anche il Dax tedesco (-0,3%), il Cac40 francese (-0,2%) e l’Ibex35 spagnolo (-0,4%).
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Migliori e Peggiori a Piazza Affari
Sul paniere principale di Piazza Affari, acquisti in particolare su Telecom Italia, su cui Moody’s ha alzato il rating a Ba3 da B1 con outlook positivo, Brunello Cucinelli e Leonardo.
Al contrario, le vendite colpiscono soprattutto Banca Monte Paschi Siena, Saipem e Bper Banca.
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Obbligazioni e Spread Btp/Bund
Rendimenti obbligazionari in lieve rialzo dopo la discesa di ieri, con i Treasury decennali di nuovo sopra il 4,3% e i biennali al 4,76%.
Lo Spread Btp/Bund con il decennale italiano al 3,96% e il benchmark tedesco al 2,55%.
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Forex, Commodity e Cripto
Sul Forex, l’euro/dollaro si attesta a 1,08 mentre il dollaro/yen risale a 157 in attesa della riunione di domani della Bank of Japan.
Tra le materie prime, il petrolio Brent sopra gli 82 dollari al barile nonostante l’aumento delle scorte statunitensi di greggio e il monito dell’AIE su un possibile surplus di offerta da qui al 2030.
L’oro viaggia in area 2.310 dollari l’oncia.
Bitcoin scambia a 67.500 dollari.
L’agenda degli eventi
Ieri sera, la banca centrale americana ha mantenuto invariati i tassi nel range 5,25-5,50%. I dot plot, le proiezioni dei funzionari sul costo del denaro, stimano ora una sola riduzione quest’anno rispetto a tre previste a marzo. Tuttavia, il presidente Jerome Powell ha lasciata aperta la porta a due tagli, suggerendo che le proiezioni potrebbero non includere gli ultimi aggiornamenti positivi.
Proprio ieri, a ridosso dell’annuncio della Fed, è stato diffuso il report sull’inflazione di maggio, che ha mostrato un rallentamento al 3,3% e un dato core al 3,4%, meglio delle attese. La speranza di un intervento sui tassi a settembre rimane viva, anche se le chance si sono ridotte dopo ieri sera.
Oggi sono in programma i numeri sulla produzione industriale della zona euro e sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa.